Botte e spari a Roma: sei arresti di cui tre nel clan Moccia

Dopo il pestaggio gli spari: a due mesi della spedizione punitiva la retata dei carabinieri

Botte e spari a Roma, sei gli arresti per minaccia aggravata, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo. Tra i sei arrestati tre membri del clan Moccia, tutti ammanettati all’alba di oggi, 28 dicembre, durante un maxi blitz organizzato dai carabinieri di Frascati col dispiegamento di 60 militari, un elicottero e due unità cinofile.

Dopo il pestaggio nel bar gli spari: a due mesi della spedizione punitiva la retata dei carabinieri

Gli operanti hanno eseguito l’ordinanza emessa dal gip di Roma su richiesta della Procura che trae origine dall’indagine a seguito del ritrovamento di un proiettile e di un foro nella vetrata di un balcone al primo piano di un edificio di via Paolo Ferdinando Quaglia, a Tor Bella Monaca,  il 23 ottobre. A segnalarlo l’indomani la padrona di casa.

Il recupero ha consentito ai militari di ricostruire l’ipotetica traiettoria del colpo esploso e sequestrare l’impianto di videosorveglianza di un bar a pochi metri dall’abitazione dove nella gelida indifferenza o forse paura dei presenti era avvenuto il pestaggio di tre stranieri.

A finire in manette: Gaetano, Pasquale e Denny Moccia, Emanuele Selva, Danilo e Cristian Rosati. 

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, poco prima della mezzanotte del 23 ottobre, un commando di sei persone, di cui uno armato di pistola, aveva organizzato una spedizione punitiva contro tre cittadini tunisini, minacciandoli e colpendoli con calci e pugni.

In pochi secondi, il bar, a quell’ora molto affollato, si è svuotato, ma nessuno dei presenti ha contattato le forze dell’ordine, temendo evidentemente ritorsioni.

Al termine del pestaggio, sono stati esplosi anche tre colpi di pistola in aria per terrorizzare le vittime e segnare il territorio

Due dei tre tunisini erano già stati bersaglio di colpi di arma da fuoco. Gli arrestati sono stati tutti associati al carcere di Regina Coeli.

Il precedente

Resta avvolto nel mistero, invece, un altro caso di un proiettile vagante esploso questa estate a Casal Bruciato dove alle 4.30 del mattino del 17 agosto qualcuno ha esploso un colpo di pistola che si è conficcato nella parete di un appartamento al sesto piano di un palazzo in via Mario Borsa (leggi qui). 

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