Papa Francesco: “Nella notte di Natale pensiamo ai bambini divorati da guerre, povertà e ingiustizia”

Diecimila fedeli hanno seguito a San Pietro la messa di Natale celebrata dal Pontefice. Il pensiero rivolto ai bambini, alla guerra, ai poveri

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Papa Francesco - Canaledieci.it

Nella notte di Natale il pensiero di Papa Francesco è rivolto ai bambini «divorati dalle guerre». Una riflessione dolorosa e intensa, un richiamo forte contro quegli “uomini nel mondo, affamati di potere e di denaro“.

Diecimila fedeli hanno seguito a San Pietro la messa di Natale celebrata dal Pontefice. Il pensiero rivolto ai bambini, alla guerra, ai poveri

Sono questi alcuni dei passaggi dell’omelia tenuta a mezzanotte da Papa Francesco nel corso della Messa di Natale celebrata a San Pietro davanti a settemila fedeli riuniti nella basilica e altri tremila in piazza davanti ai maxischermi appositamente allestiti.

«Anche in questo Natale – ha ammonito il Santo Padre – un’umanità insaziabile di soldi, potere e piacere non fa posto, come fu per Gesù, ai più piccoli, a tanti nascituri, poveri, dimenticati. Penso soprattutto ai bambini divorati da guerre, povertà e ingiustizia. Ma Gesù viene proprio lì, bambino nella mangiatoia dello scarto e del rifiuto. In Lui, bambino di Betlemme, c’è ogni bambino. E c’è l’invito a guardare la vita, la politica e la storia con gli occhi dei bambini».

Papa Francesco è arrivato in basilica sulla sedia a rotelle e nel corso della celebrazione è apparso un pò affaticato, a tratti con la voce roca. In questo Natale 2022 la preoccupazione più grande del Papa è per una pace che fatica a farsi posto nel mondo. Guarda alla mangiatoia, dove ha scelto di nascere Gesù, e associa l’immagine alla «voracità nel consumare. Perché, mentre gli animali nella stalla consumano cibo, gli uomini nel mondo, affamati di potere e di denaro, consumano pure i loro vicini, i loro fratelli. Quante guerre!», ha sottolineato Papa Francesco.

Un riferimento diretto alle sofferenze inaccettabili e incomprensibili che si consumano in Ucraina, paese martoriato da una guerra verso la quale il Pontefice nell’anno che sta per finire ha dedicato decine e decine di appelli.

Poi uno sguardo ai poveri: «Noi siamo chiamati a essere una Chiesa che adora Gesù povero e serve Gesù nei poveri» ricorda Papa Francesco. «Certo, non è facile lasciare il caldo tepore della mondanità per abbracciare la bellezza spoglia della grotta di Betlemme, ma ricordiamo che non è veramente Natale – avverte il Pontefice – senza i poveri. Senza di loro si festeggia il Natale, ma non quello di Gesù. Fratelli, sorelle, a Natale Dio è povero: rinasca la carità!».

Per ultimo, l’invito ad essere concreti perché «concreto» è l’amore di Dio per l’umanità. «Lui, che si mette a nudo nella mangiatoia e si metterà a nudo sulla croce, ci chiede verità, di andare alla nuda realtà delle cose, di deporre ai piedi della mangiatoia scuse, giustificazioni e ipocrisie. Lui, che è stato teneramente avvolto in fasce da Maria, vuole che ci rivestiamo di amore. Dio non vuole apparenza, ma concretezza», ha proseguito il Pontefice. «Non lasciamo passare questo Natale – è l’appello di Francesco – senza fare qualcosa di buono», «nel suo nome facciamo rinascere un po’ di speranza in chi l’ha smarrita».

Oggi, a mezzogiorno, il Pontefice impartirà da piazza San Pietro la benedizione ‘Urbi et Orbi di Natale con il pensiero alle zone del pianeta che soffrono di più in questo momento storico.

Clicca qui per vedere la registrazione della Santa Messa di Natale celebrata da Papa Francesco nella basilica di San Pietro.

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