Graniglia di asfalto deposta a freddo e pigiata con scarpe e pale. E’ questa la “cura” che la Città Metropolitana ha somministrato questa mattina al tratto di via del Mare compreso tra gli svincoli del Raccordo Anulare e Casal Bernocchi. Un pannicello caldo destinato a sbriciolarsi con la prima pioggia.
Il maltempo ha peggiorato il già malconcio pavimento stradale. E stamattina gli operai della Città Metropolitana spargevano graniglia di asfalto a freddo
Quattro operai, tra i quali anche una donna, un paio di pale e qualche sacchetto di asfalto a freddo: così stamattina la Città Metropolitana ha pensato di riparare i danni del maltempo e di anni di incuria lungo la via del Mare. La SS8 che collega il quartiere Ostiense con il litorale romano, è frazionata in tratti rispettivamente di competenza del Comune di Roma e della Città Metropolitana di Roma.
I segmenti comunali dell’arteria sono in buone condizioni di scorrevolezza con la pavimentazione sistemata e in sicurezza. Quelli della Città Metropolitana, in particolare tra gli svincoli del Raccordo Anulare e l’incrocio con via di Malafede, a Casal Bernocchi, sono in condizioni disastrose. L’asfalto è crivellato di buche e di rattoppi, una condizione che è stata denunciata anche recentemente (leggi qui).
Decine di automobilisti sono vittime dei guasti causati dallo stato di impraticabilità della strada. Non sono infrequenti le forature e le deformazioni dei cerchi provocate da avvallamenti e buche. Domenica sera un tamponamento a catena tra tre auto che viaggiavano in direzione di Ostia, sarebbe stato conseguenza della brusca deviazione di un conducente nel tentativo d evitare una voragine.
Nel gioco dello scaricabarile, pochi ricordano che la figura del sindaco di Roma e quella del presidente della Città Metropolitana di Roma coincidono. Colpa prima di Virginia Raggi e oggi di Roberto Gualtieri, dunque, se la via del Mare resta in quelle condizioni e se si adottano palliativi che durano il breve volgere di qualche giorno. Basterà, infatti, una nuova pioggia per tornare alle condizioni di impraticabilità.
Stessa situazione per la via Ostiense, con l’aggravante che la carreggiata lì è più stretta e che per evitare le buche si rischia di invadere la corsia opposta.