Automobilista si addormenta al semaforo perché troppo ubriaco: resta a piedi

L'auto col motore acceso e il conducente ubriaco e riverso. I carabinieri all'inizio pensano a un malore

I carabinieri erano pronti a compiere la classica operazione di soccorso: si sono avvicinati ad un semaforo dove hanno notato un auto col motore acceso e il conducente riverso sul sedile. Poi la sorpresa, nessun malore.

L’auto col motore acceso e il conducente ubriaco e riverso. I carabinieri all’inizio pensano a un malore

L’automobilista era solo ubriaco, troppo ubriaco. Così dall’operazione di salvataggio si è passati all’operazione di polizia giudiziaria.

E’ accaduto all’alba di oggi, sabato 10 dicembre su via Ostiense, a Roma. A notare la scena dell’auto col motore acceso e l’automobilista addormentato i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma di passaggio alle 4 del mattino su via Ostiense.

Supponendo che il conducente – un ragazzo di 28 anni – potesse aver accusato un malore, i Carabinieri si sono immediatamente prodigati per soccorrerlo, per poi scoprire che il giovane si era semplicemente addormentato, preda della stanchezza e di un tasso alcolemico che andava di molto oltre quello consentito dalla legge.

Nei suoi confronti è scattata la denuncia a piede libero per guida in stato di ebbrezza e il sequestro del veicolo.

Manovre azzardate di un altro ubriaco

Stessa sorte per un 40enne romano, controllato intorno alle 2 di questa notte dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Parioli in via Lanciani, dopo essere stato notato al volante della sua auto mentre eseguiva manovre azzardate e pericolose.

All’uomo, positivo all’alcoltest con valori di circa 4 volte superiori allo 0,50 g/l che il limite di legge, che stava anche trasportando 4 minorenni che sono stati affidati ai rispettivi genitori, è stata ritirata la patente.

In giro con l’auto sotto sequestro

Intorno alle 23 di ieri, invece, in via Laurentina, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno denunciato a piede libero un 34enne romano sorpreso in auto con un coltello “a farfalla” con lama di oltre 6 cm. Nel corso degli accertamenti, inoltre, è emerso che il veicolo, intestato alla moglie del conducente, stava circolando nonostante fosse gravato da un provvedimento di sequestro.

Motivo per cui, oltre alla denuncia a piede libero nei confronti del 34enne per porto di armi od oggetti atti ad offendere, i carabinieri hanno nuovamente sequestrato il veicolo.

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