Furbetti del cartellino, scovati 30 assenteisti al Parco dei Lucretili. Divieto di dimora per 9 (VIDEO)

Nove assenteisti "filmati" ora rischiano il posto di lavoro: chi andava al parrucchiere, chi in gioielleria

Stanati alle porte di Roma 30 dipendenti pubblici assenteisti e remunerati. Da dipendenti del Parco regionale dei Monti Lucretili con base a Palombara Sabina dopo aver timbrato il cartellino sbrigavano faccende personali fuori dall’ufficio: chi andava a casa, chi in gioielleria o dal parrucchiere. Per 9 di loro la procura di Tivoli ha fatto scattare altrettante misure cautelari con divieto di dimora. L’accusa per tutti truffa ai danni della Regione Lazio e false attestazioni.

Nove assenteisti “filmati” ora rischiano il posto di lavoro: chi andava al parrucchiere, chi in gioielleria

A emettere la misura il Gip del Tribunale di Tivoli che ha previsto il divieto di dimora a Palombara Sabina, sede del Parco, per 9 dei 30 indagati. Un divieto che nelle intenzioni dei magistrati non consentirà ai dipendenti pubblici di proseguire nel raggiro.

“Un fenomeno allarmante”

Secondo il Gip “l’attività d’indagine, davvero capillare, ha permesso di ricostruire il fenomeno, che risulta allarmante, perché non solo rappresenta una frode del soggetto pubblico ma incide anche (e, forse, soprattutto) sulla quantità e qualità dei servizi offerti.

Servizi che sarebbero stati “inficiati dall’assenza, di fatto, dei soggetti che avrebbero dovuto materialmente erogarli o che avrebbero dovuto garantirne la regolare e puntuale erogazione”. 

Gli indagati – in base alla ricostruzione del gip – avrebbero “violato, pertanto, il rapporto fiduciario con la pubblica amministrazione e questi, anziché rispettare gli impegni lavorativi assunti, con meccanismi ben collaudati, hanno attestato la loro presenza fittizia sul posto di lavoro nel mentre si trovavano in tutt’altro luogo”.

Le indagini, coordinate dal procuratore capo di Tivoli, Francesco Menditto e condotte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Guidonia Montecelio, hanno consentito di accertare un diffuso fenomeno dell’assenteismo da parte di dipendenti dell’Ente regionale che gestisce il Parco dei Monti Lucretili, che abbraccia 13 comuni del circondario di Tivoli.

Durante l’orario di lavoro alcuni dipendenti si assentavano per attività personali che nulla avevano a che fare con il servizio per effettuare le attività più disparate, quali fare shopping o andare dal parrucchiere se non addirittura per tornare a casa e rientrare sul luogo di lavoro solo per registrare l’uscita.

Allontanamenti illegittimi che hanno causato una grave sottrazione di attività lavorativa all’Ente pubblico, riflettendosi sui tanti dipendenti che, invece, svolgevano puntualmente il proprio lavoro.

La diffusione del fenomeno emerge anche dal fatto che durante le indagini il personale risultava, per la maggior parte del tempo, impiegato in regime di smart-working a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19 sussistente in quei mesi.

Incastrati da video e foto

La Procura ha richiesto le 9 misure, emesse dal Gip, solo in relazione ai fatti più gravi e nei confronti dei dipendenti per i quali gli illeciti allontanamenti hanno trovato chiaro riscontro nell’analisi delle riprese video, dei servizi di osservazione, pedinamento e controllo corredate di foto.

Inoltre, sono indagati altri 21 dipendenti per i quali, pur in presenza di estremi di reato, i fatti non sono apparsi tanto gravi da richiedere una misura cautelare.

Attraverso telecamere posizionate nei pressi dell’apparecchiatura c.d. “marcatempo” e degli ingressi della struttura e plurimi pedinamenti sono stati accertati: per un indagato, allontanamenti illeciti, dal luglio all’ottobre 2021, anche in 41 occasioni per complessive 195 ore lavorative; per altro indagato, allontanamenti illeciti, nel medesimo periodo, in 34 occasioni per complessive 130 ore lavorative;
retribuzioni illecitamente percepite, per il periodo indicato, anche di 3.000 euro.

Questi gli esiti di alcune osservazioni operate dalla Guardia di Finanza durante le assenze rilevate: due dipendenti, sono uscite dall’ingresso secondario dell’Ente Parco, si allontanavano a bordo delle proprie autovetture; un dipendente si allontanava per circa trenta minuti per recarsi in una gioielleria; numerosi dipendenti si allontanavano dal servizio, anche per ore, recandosi nelle proprie abitazioni o in vari esercizi commerciali.

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