Dopo la “Zuppa di Porro” di questa mattina, con le notizie fresche prese e commentate dalla lettura dei giornali di oggi, tra cui l’abolizione della Polizia morale in Iran e il presunto retro marcia della Meloni sulla soglia oltre la quale è obbligatorio accettare i pagamenti con carte e bancomat, Nicola Porro dà l’appuntamento stasera in Tv su Rete 4, ad una nuova puntata di “Quarta Repubblica”.
Nel calderone delle notizie e degli interventi su temi di politica, economi e attualità, tanti ospiti saranno in studio, tra cui il Ministro della Difesa Guido Crosetto e l’allenatore Zdenek Zeman.
Nuovo appuntamento con “Quarta Repubblica”: stasera caso Juventus, ai costi della politica e dichiarazioni al veleno di Conte contro il Governo “guerrafondaio”
Come ogni lunedì torna in prima serata su Rete 4 l’appuntamento con Quarta Repubblica, condotta dal giornalista Nicola Porro. Sul fronte della politica italiana ed europea, si discuterà in studio di aspetti espressamente legati all’economia e che riguardano i costi della politica dopo il taglio dei parlamentari (leggi qui). Focus anche sul nuovo regolamento europeo per la riduzione degli imballaggi.
Spazio poi al caso delle critiche al documentario sull’immigrazione e le ONG, realizzato da Michelangelo Severgnini, e con l’allenatore Zdenek Zeman, allo scandalo Juventus, balzato sulle prime pagine dei giornali a poche ore dalla decisione del Consiglio d’amministrazione della società il 28 novembre scorso (leggi qui), di dimettersi in blocco con l’immediata ipotesi da lì scaturita, della relazione con il coinvolgimento nell’indagine “Prisma”, aperta dalla Procura di Torino con l’accusa di falso in bilancio.
Nella prima parte della trasmissione, anche l’intervista di Nicola Porro al Ministro della Difesa Guido Crosetto (leggi qui), che nelle scorse settimane in risposta alle dichiarazioni di Giuseppe Conte che accusava questo governo di essere “guerrafondaio”, aveva dichiarato al Corriere della Sera che “Tutto quello che l’attuale governo sta facendo nei confronti dell’Ucraina è implementare le decisioni dell’esecutivo Draghi, della cui coalizione Conte guidava il partito maggiore. All’ex premier – aveva proseguito – ricordo, che tutto ciò che è stato inviato negli ultimi mesi a 360 gradi, non solo aiuti militari, è stato deliberato sulla base di cinque decreti definiti dal precedente governo”.
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