Juventus, dimissioni del Consiglio d’amministrazione: lascia anche Andrea Agnelli

Colpo di scena nell'assett economico alla guida della società Juventus quotata in Borsa

L’annuncio è arrivato nel corso della diretta Portogallo-Uruguay quando al 75′ il telecronista della Rai Stefano Bizotto ha scandito la notizia. “Arriva la notizia che tutto il Consiglio d’amministrazione della Juventus si è dimesso in blocco. Anche il presidente, Andrea Agnelli”.

Colpo di scena nell’assett economico alla guida della società Juventus quotata in Borsa

La ricerca di un’agenzia a conferma dell’annuncio si è fatta frenetica ma per qualche minuto nessuno novità. Solo Skysport ha confermato pochi attimi dopo: “ULTIM’ORA JUVENTUS Dimissioni di tutto il CdA del club bianconero Lascia la carica anche il presidente Agnelli”.

Una notizia arrivata durante l’esibizione sul terreno di gioco di Ronaldo Cristiano CR7 che tanto peso ha portato alle casse della società bianconera.

Le ipotesi

La decisione è stata assunta dal Consiglio d’amministrazione in blocco e si ipotizza che sia in relazione al coinvolgimento dell’organo societario nell’indagine “Prisma”, aperta dalla Procura di Torino con l’accusa di falso in bilancio. Si valuta anche sia una conseguenza delle recenti contestazioni della Consob, che hanno spinto a rivedere il progetto di bilancio da approvare e far slittare per due volte l’assemblea degli azionisti (fissata adesso il 27 dicembre).

I dimissionari

Insieme con il presidente Andrea Agnelli  (in carica dal 19 maggio 2010), si sono dimessi il suo vice Pavel Nedved, l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene e i membri Laurence Debroux, Massimo Della Ragione, Katryn Fink, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Giorgio Tacchia e Suzanne Keywood.

La nota della società

«Il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S.p.A. (la »Società« o »Juventus«), riunitosi oggi sotto la Presidenza di Andrea Agnelli, acquisiti nuovi pareri legali e contabili degli esperti indipendenti incaricati ai fini della valutazione delle criticità evidenziate da Consob ai sensi dell’art. 154-ter TUF sui bilanci della Società al 30 giugno 2021, ha nuovamente esaminato le contestazioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, le carenze e criticità rilevate dalla Consob e i rilievi sollevati da Deloitte & Touche S.p.A., società di revisione di Juventus. Con riferimento alle criticità relative alle c.d. »manovre stipendi« realizzate negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021, il Consiglio di Amministrazione ha rilevato che si tratta di profili complessi relativi ad elementi di valutazione suscettibili di differenti interpretazioni circa il trattamento contabile applicabile e ha attentamente considerato i possibili trattamenti alternativi», spiega la Juventus in una nota. «All’esito di tali complessive analisi e valutazioni, sebbene il trattamento contabile adottato rientri tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili, la Società, per un approccio maggiormente prudenziale, ha: – anzitutto ritenuto di rivedere al rialzo la stima di probabilità di avveramento delle condizioni di permanenza in rosa per quei calciatori che nel biennio 2019/20-2020/21 hanno rinunciato a parte dei compensi e con cui sono state successivamente concluse integrazioni salariali o »loyalty bonus« (rispettivamente, a luglio/agosto 2020 per la prima c.d. »manovra stipendi« e a settembre 2021 per la seconda c.d. »manovra stipendi«); – sulla base delle sopramenzionate possibilità di adozione di legittime metodologie di contabilizzazione alternative, valutato di far decorrere l’accrual pro-rata temporis degli oneri per le integrazioni salariali di luglio/agosto 2020 (per la prima c.d. »manovra stipendi«) e i c.d. »loyalty bonus« di settembre 2021 (per la seconda c.d. »manovra stipendi«) a partire dalla data più remota tra quelle di partenza di una c.d. »constructive obligation« ipotizzate dagli esperti indipendenti (e così, rispettivamente, da giugno 2020 e maggio 2021)», prosegue la nota. «Tali revisioni di stime e di assunzioni comportano pertanto rettifiche delle stime di oneri di competenza a fine giugno 2020, fine giugno 2021 e fine giugno 2022 per effetto delle integrazioni salariali siglate a luglio/agosto 2020 e dei »loyalty bonus« siglati a settembre 2021, prevedendone l’accrual pro-rata temporis, secondo il c.d. »straight line approach« (che è uno tra gli approcci ammessi dai principi contabili), a far data, rispettivamente, da giugno 2020 e da maggio 2021; gli effetti di tali rettifiche sono sostanzialmente nulli sui flussi di cassa e sull’indebitamento finanziario netto, sia degli esercizi pregressi che di quello appena concluso e futuri, e non sono material sul patrimonio netto al 30 giugno 2022. Gli effetti contabili di quanto sopra illustrato, saranno riflessi in un nuovo progetto di bilancio di esercizio e in un nuovo bilancio consolidato al 30 giugno 2022 che saranno esaminati e approvati in una prossima riunione consiliare, resi noti al mercato ai sensi di legge e sottoposti all’Assemblea degli Azionisti già convocata per il 27 dicembre 2022», aggiunge la Juventus.

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