Droga dello stupro, stretta della procura di Roma sul Ghb. In mattinata sono state eseguite in 45 province italiane 60 perquisizioni e 7 mandati di cattura.
In manette pusher del Ghb, “stampatori chimici” a tre dimensioni. Le indagini della Polaria di Fiumicino
A coordinare le operazioni, che hanno fatto tappa anche a Roma, gli investigatori della Polaria di Fiumicino. Dei sette arresti eseguiti uno in carcere e gli altri ai domiciliari. Interrotto così un filone di smercio di Ghb, ma anche di mefredone, metanfetamine e di cocaina.
Lo smercio sul dark web
In manette per lo più pusher della droga dello stupro, “stampatori chimici” a tre dimensioni (3D chemical printer), così definiti dalla Polizia: acquistata la sostanza su siti olandesi (dove non è vietata) e ricevuti gli ordini via web stampano la sostanze chimica e poi la inviano per posta, come un busta o un pacchetto qualsiasi.
Tant’è che dopo gli interventi di repressione sul web gran parte del commercio si è spostato sul dark web e il pagamento spesso eseguito mediante l’utilizzo di bitcoin e altre criptovalute.
La maxi operazione riguarda l’ultimo strascico dell’inchiesta sulle droghe sintetiche avviata un paio di anni fa a piazzale Clodio dal procuratore aggiunto giovanni Conzo e dal pm Giulia Guccione. L’indagine ha portato finora al sequestro di 200 chili di droga dello stupro Ghb, pari a 380mila dosi, e all’arresto di 87 persone.
Indagati eccellenti
Tra le persone indagate o arrestate in passato un neurologo del San Camillo, Claudia Rivelli, la sorella di Ornella Muti (leggi qui), ma anche un agente della guardia di finanza.
Il Ghb o gammaburilattone è una droga sintetica particolarmente allarmante perché spesso utilizzata per soggiogare la volontà di ignari assuntori. Riesce a creare stati di semicoscienza e amnesia che rendono le vittime di raggiri e stupri più vulnerabili.
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Droga dello stupro: la sorella di Ornella Muti verso il patteggiamento della pena