Raggira e ruba centomila euro alla convivente: condanna a 6 anni

L'uomo ha derubato la convivente di centomila euro dopo averla convinta a vendere un appartamento

maltrattamenti in famiglia

Maltratta e deruba la convivente di centomila euro, condanna a 6 anni per un 41enne romano bugiardo e senza scrupoli. L’uomo, M. T., si presentava come un dipendente delle Ferrovie dello Stato. E quella era una prima bugia. E mostrava i modi rassicuranti di chi vuole costruire una famiglia. Invece era solo intenzionato a mettere in scena una truffa amorosa.

L’uomo ha derubato la convivente di centomila euro dopo averla convinta a vendere un appartamento

Sono bastati un paio di anni di convivenza per una quarantenne romana, orfana e un po’ impacciata, per capire le vere intenzioni del compagno. Lui l’ha maltrattata, soggiogata, costretta a intimità violente e anche derubata: di centomila euro, dell’oro, ma anche dell’argenteria.

Ieri per l’uomo è arrivata la condanna a 6 anni di carcere per maltrattamenti, violenza sessuale e ricettazione a conclusione di un processo in cui non si è mai presentato. 

Avviata la convivenza, in casa di lei, aveva convinto la compagna a vendere un appartamento ereditato da una zia. La ragione è emersa ben presto: era quella di far cassa. Non appena i soldi della vendita dell’appartamento sono finiti nel conto comune, da lui preteso, il quarantenne ha fatto subito sparire 102mila euro.

Non solo derubata, ma anche maltrattata. La donna, come è stato ricostruito in fase di indagine dal pm Antonio Verdi, era stata minacciata anche di morte dopo che, ormai al verde e devastata psicologicamente, aveva trovato il coraggio di denunciare il compagno.

Una truffa amorosa arrivata al capolinea ieri con la condanna a piazzale Clodio. I fatti invece risalgono dal 2018 al 2019. Dai “ti amo” alle minacce di morte, il passaggio è stato breve.

Secondo il pm Verdi l’uomo avrebbe picchiato e minacciato la donna dicendole che se avesse cercato di reagire “l’avrebbe uccisa”.

L’imputato non si sarebbe fermato neanche dopo l’intervento dei carabinieri, continuando a vessare la vittima nella speranza di convincerla a ritirare la denuncia.

Una sentenza giusta che ci auguriamo venga al più presto eseguita. L’imputato ha derubato e reso impossibile la vita a una donna in difficoltà”, il commento dell’avvocato Alessio Peluso, legale della vittima.

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

“Troppo trucco”, giù botte alla compagna: convivente allontanato da casa