L’anziate Maria Casciotti sul podio più alto dei Campionati italiani di triathlon medio. L’atleta ha conquistato l’oro sulla distanza mezzo ironman. Ora la 37enne si gode il successo ma prosegue la dura preparazione per la prossima sfida di portata mondiale che si svolgerà in Finlandia.
Nuovo oro per l’anziate Maria Casciotti: “A 10 anni mi proposero di giocare nelle tre discipline nuoto, corsa e bici, e fu amore a prima vista per il Triathlon”
Maria Casciotti vince ancora, conquistando il miglior risultato ai campionati italiani di triathlon medio, sulla distanza mezzo ironman (nuoto 1.900 metri, 90 km bicicletta e 21 km corsa), nella categoria senior S4.
E’ di nuovo un oro per lei in questa competizione disputatasi a Borgo Egnazia in provincia di Brindisi. E’ uno step importante questo titolo italiano che segue l’importante vittoria nella tappa internazionale di Cervia.
Quella vittoria la porterà diritta ai mondiali. La campionessa anziate gareggerà infatti nel Campionato del Mondo in Finlandia nel 2023, un appuntamento dietro l’angolo che porterà con l’atleta tutto il supporto della tifoseria degli appassionati e non solo.
Con il nuovo successo di Maria Casciotti sono arrivati subito i complimenti del Sindaco, di Anzio Candido De Angelis, e del Delegato allo Sport, Massimiliano Millaci su tutti i canali istituzionali della Città di Anzio brillano le foto dell’atleta che rappresenterà l’Italia in questa faticosa specialità che è stata la sua passione fina da piccola.
In un’intervista rilasciata qualche anno fa, la Casciotti raccontò la nascita di questo amore per il Triathlon:
“Nasco nuotatrice – aveva dichiarato -. Avevo 6 anni (1991) quando iniziai a far parte dei gruppi di preagonismo, praticavo la corsa nella fase di preparazione alle stagione agonistica. La passione per la corsa nasce lì e con il passare degli anni cresceva sempre di più. Con le attività svolte nella scuola mi approcciai alle prime gare podistiche, andavo pazza per le campestri, non so perché ma il fango, come tutt’ora, mi rendeva felice. A dir la verità andavo pazza per tutto quello che era sport. Mio Papà praticava ciclismo a quell’epoca ed io ero affascinata vederlo sistemare la sua bici provavo un grande interesse, passavo le giornate intere in giro sulla sella della mia prima BMX bianca e celeste che custodivo come una Ferrari. Così all’età dei 10anni (1995) mi proposero di fare un gioco nelle tre discipline e fu amore a prima vista per il TRIATHLON, esordendo con gran successo nelle prime gare”.
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