Pronto soccorso al collasso: un ingresso in ambulanza ogni 90 secondi

Nei pronto soccorso laziali pazienti in aumento: più di 300mila rispetto al 2021

Foto di archivio. Il pronto soccorso dell'ospedale di Tivoli

Si chiuderà con un bilancio di 1 milione e mezzo di pazienti visitati nei pronto soccorso del Lazio, 300mila in più rispetto al 2021. Superate le preoccupazioni legati al Covid i pazienti hanno ripreso a ricorrere alle cure dei medici di prima linea. Un afflusso che in previsione potrebbe aumentare.

Nei pronto soccorso laziali pazienti in aumento: più di 300mila rispetto al 2021

Secondo il Simeu Lazio- gruppo regionale della Società Italiana di Medicina d’Emergenza-  ora la media è di tre accessi al minuto, significa che ogni 20 secondi qualcuno, con mezzi propri o con ambulanze, entra in uno dei 49 pronto soccorso regionali, compresi i quattro specialistici due al Bambino Gesù e poi al Cto e all’Oftalmico.

Ogni giorno fa sapere Giulio Maria Ricciuto, presidente di Simeu Lazio, vengono visitati dagli urgentisti 4.300 pazienti, il 20 per cento arrivano con l’ambulanza: ne entra nei pronto soccorso una ogni 90 secondi.

A sostenere “l’immane mole di lavoro” 600 medici, 400 in meno di quelli necessari.
Non tutti i seicento camici bianchi in carico hanno contratti professionali ordinari. Come chi viene chiamato a coprire turni di guardia.

La carenza di medici specializzati

La carenza dei medici, infine come più volte denunciato dal Simeu, sembra incline ad aggravarsi visto che la specializzazione in medicina d’urgenza ha perso attrattiva in quanto impone sacrifici senza tra l’altro un giusto corrispettivo economico.

Ad agosto l’ultima denuncia della Simeu (leggi qui). Mentre scriviamo – segnalavano i medici urgentisti – nel Lazio 900 pazienti aspettano un letto. E lo stesso assessore alla Salute del Lazio, Alessio D’Amato, riconosceva poco dopo che “Mancano 1200 medici, buona parte nella Medicina d’urgenza” (leggi qui) promettendo assunzioni che, invece, da allora sono avvenute con il contagocce.

Anche per l’ordine dei medici i pronto soccorso sono ormai a rischio collasso.  Il presidente dell’ OMCeO, l’Ordine provinciale dei medici, Antonio Magi ad agosto si era associato senza riserve al grido di allarme lanciato con una lettera-appello dal Simeu Lazio.

Oramai la mancanza di personale della sanità, i cui i negativi effetti organizzativi si riversano particolarmente nei pronto soccorso stanno mettendo in pericolo la salute sui pazienti, tanto più in questo momento di crisi. “Con l’inevitabile rischio collasso”, aveva denunciato Magi.

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Roma, caos pronto soccorso: per l’ordine dei medici si è a rischio collasso