La storia di Oscar Mattei, 89 anni, residente a Dragoncello, è incredibile, un impasto di forza e volontà simbolo di una vita davvero densa di avvenimenti straordinari nella loro “eccezionale normalità”. Da lunedì prossimo, 17 ottobre, quest’uomo sarà anche dottore in giurisprudenza, conseguendo una superba laurea in legge che, alla sua età, sa di record. Il tutto in una vita che sembra davvero un film hollywoodiano in salsa romana.
L’uomo, dopo anni di lavoro partendo da manovale fino ad arrivare al ruolo di “quadro” alla General Electric, lunedì 17 ottobre conseguirà la laurea in legge
Una splendida famiglia, con la moglie Ines, 86 anni, nata nella stessa clinica di Trastevere in cui è nato lui e che poi, una volta incontrata ad Ostia, gli ha regalato ben quattro figli (e otto nipoti, con la gioia di essere diventato già bisnonno lo scorso agosto).
Questa vita che, il prossimo lunedì 17 ottobre alle ore 14.30, presso l’aula magna dell’Università di Roma 3 in via Ostiense 161, lo vedrà diventare dottore in Legge, conquistando alla soglia dei 90 anni, da compiere il prossimo 18 agosto, la laurea in Giurisprudenza.
Con l’obiettivo, altrettanto sensazionale, di voler poi subito diventare avvocato, possibilmente nel ramo penale.
Alla grande esclamazione di sorpresa da parte di chi intervista, lui risponde sereno: “Perché lei è sorpreso di tutto questo, perché ho deciso di laurearmi, senza saltare neanche un esame né andare fuori corso, a 85 anni? Per me è del tutto naturale, oltre alle responsabilità dei figli e della famiglia ho sempre fatto tutto ciò che amavo: poeta, pittore, espositore di grandi mostre di ‘giocattoli di una volta’, ho avuto molte vite tutta in una”.
E la sua professione? “Io lavoravo alla Genaral Electric a Roma, alla sede di piazza Esedra, dove ho iniziato lavorando come manovale e chiudendo la carriera, con la pensione arrivata nel 1988, io che sono nato nel 1933, chiudendo da quadro dirigenziale, anche lì una bella scalata che mi rende felice.
Parlando della tematica della sua tesi “Diritto e dovere dell’Atleta Federato”, sono stato lieto quando l’Università ha accolto questo mio argomento perché amo lo sport e questa tematica mi ha sempre appassionato.
A seguirlo nel grande giorno della discussione della tesi ci sarà tutta la sua famiglia, dai figli alla moglie Ines, ai nipoti, oltre a tutti i professori che hanno seguito con interesse questi miei cinque anni di studi: “La voglia di conoscere e di studiare mi è venuta tardi, perché ho avuto sempre bisogno di nuove sfide e dopo aver messo su famiglia, lavorato ed essere andato in pensione, mi sono dedicato alle tematiche legali, che mi stavano molto a cuore”.
“In via Ostiense – aggiunge Oscar – so che tanti assisteranno lunedì pomeriggio alla mia tesi perché molti considerano eccezionale questo evento, mi fa piacere, e mi inorgoglisce.
La mia più grande passione? “Senza dubbio i giocattoli, ho organizzato tante mostre itineranti andate anche in esposizione nelle scuole, giocattoli antichi, i cosiddetti ‘giocattoli di una volta’ di cui posseggo oltre mille pezzi , tutti con schede illustrative e sono stato sempre in contatto con i giovani che mi chiamavano ‘Zio Oscar’. Per diletto ho inoltre realizzato un ricamo fatto a mano e poi donato a Papa Giovanni Paolo II. Mi riempie di gioia il premio che ho ottenuto nel 2010, quello come ‘Nonno Ideale’, segno di una grande propensione verso le giovani generazioni, perché come detto, dentro mi sento giovanissimo, un sessantenne nel corpo di un novantenne”.
Augurandogli il meglio per la imminente laurea, non possiamo che fare i complimenti al signor Oscar, un vero inno alla vita che non finisce mai di stupire e di suscitare ammirazione.
Al corposo numero di saluti ed auguri per l’importante giornata accademica si uniscono le felicitazioni di Gioacchino Assogna, Presidente di SOS Soccorso cittadino, che ha fatto da tramite per questa intervista a suo modo testimone di un momento che resterà nella storia
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