Nuovo blitz degli ambientalisti: scaricati davanti al Ministero dell’interno 5 quintali di letame

Piazza del Viminale sporcata di letame: Ama interviene dopo il blitz di Extinction Rebellion

Nella foto uno dei cumuli di letame scaricato dagli ambientalisti

E’ una piazza del Viminale maleodorante e sporca di letame, quella che mostriamo nella foto di copertina, dopo il nuovo blitz degli attivisti ambientalisti di Extinction Rebellion. L’iniziativa di protesta, messa in atto stamattina 22 novembre, nell’ultimo giorno della COP29, è stata quella di scaricare 5 quintali di letame davanti alla sede del Ministero dell’Interno.

Piazza del Viminale sporcata di letame: Ama interviene dopo il blitz di Extinction Rebellion

Lo scopo è sempre di denunciare l’inazione dei governi di fronte all’emergenza climatica, e l’incompatibilitĂ  tra le politiche di sicurezza e la crescente insicurezza causata dai cambiamenti climatici. E così gli attivisti di Extinction Rebellion, noti per le loro azioni eclatanti, hanno scelto di colpire il dicastero del governo italiano, per attirare l’attenzione sulla loro piĂą accanita campagna.

Lo hanno fatto invadendo la piazza con una grande quantitĂ  di letame del peso di ben 5 quintali, in un’azione incredibilmente rapida in cui avrebbero messo una serie di tende per poi svelare cosa nascondevano alo loro interno.

Immediato l’intervento della Forze dell’ordine che hanno identificato i primi manifestanti, mentre le squadre speciali dell’Ama, sono state inviate subito sul posto e sono ancora al lavoro per ripristinare il decoro in piazza del Viminale.

Le ragioni della protesta

Sono stati gli stessi attivisti ambientalisti di Extinction Rebellion, a spiegare l’azione di protesta con una nota che ha circolato sui loro social: “Nell’ultimo giorno della COP29, inizia l’occupazione di Extinction Rebellion di piazza del Viminale, per denunciare il contrasto tra l’idea di sicurezza promossa dal governo e la crescente insicurezza a cui i cittadini stessi sono esposti da un clima ormai fuori controllo” .