Le cause scatenanti dell'incendio sono tuttora al vaglio delle forze dell'ordine
Roma: questo sabato mattina, 8 ottobre, dalle ore 11.15 circa, due squadre dei vigili del fuoco, con l’ausilio di un’autobotte, un’autoscala, il Carro Teli e il TA/6, sono impegnate per un incendio di alcuni locali di deposito materiali posti all’ultimo piano di una palazzina in Via degli Alagno,37, tra i quartieri di Corviale e Portuense.
Sono tutt’ora in corso le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza.
A quanto filtra dalle prime risultanze non ci sono persone coinvolte, in via precauzionale sono stati evacuati tutti gli appartamenti della Scala E.
Polizia di Stato, 118, Italgas e ACEA sono sul posto per quanto di loro competenza.
Dopo un periodo di calma apparente sul fronte degli incendi, tra settembre e ottobre cominciano ad essere diversi i roghi, dolosi e non, che stanno vedendo impegnati i pompieri tra Roma ed il suo hinterland.
Giusto ieri, venerdì 7 ottobre, è storia il maxi-incendio che ha coinvolto undici scooter al quartiere Esquilino a ridosso della stazione Termini, con la polizia locale che è stata impegnata in loco con diverse pattuglie per mettere in sicurezza l’area e chiudere al traffico per alcune ore via Solferino (leggi qui).
Ancora ignote le cause di questo incendio, si pensava potesse aver avuto origine da qualche baracca di clochard andata a fuoco, ma al momento l’ipotesi in questione non trova riscontro e si battono tutte le piste alla ricerca della verità, dopo il panico che ha generato un fuggi fuggi generale dei presenti nell’area del principale scalo ferroviario della Capitale.
Ha destato grande scalpore anche il caso di un moldavo 40enne sottoposto a fermo per aver appiccato il fuoco ad uno stabile in via delle Fornaci, vicino al Vaticano, e trovato in possesso di alcuni accendini (leggi qui).
Non ultimo da ricordare anche l’episodio di inizio settimana ad Ardea, dove un altro quarantenne è evaso per picchiare la compagna e appiccare un incendio al portone d’ingresso della vicina. In quest’ultima vicenda è stato decisivo e provvidenziale l’intervento dei Carabinieri per evitare guai peggiori (leggi qui).
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