Disastro Metromare, avviata la petizione dei pendolari: le richieste a Regione e Comune

Metromare, petizione dei pendolari contro il disastro che continua: tra le richieste due treni CAF 300 dalla Metro A 

Metromare_petizione

Nonostante il cambio gestione della Metromare (ex Roma Lido), la situazione di questo importante servizio di trasporto pubblico che copre sei Municipi della Capitale, non è migliorata. Sulla gestione Cotral e Astral S.p.A. sono i pendolari a fare il punto della situazione con un lungo elenco di mancanze che nelle ultime ore è stato tradotto in una petizione. I dettagli.

Metromare, petizione dei pendolari contro il disastro che continua: tra le richieste due treni CAF 300 dalla Metro A

Treni insufficienti e spesso con guasti in linea, cali di alimentazione elettrica, lavori di ristrutturazione che non seguono gli orari di cantiere, rischio di chiusura di stazioni, mentre altre sono in stato di abbandono e biglietterie assenti sono solo alcuni dei punti ampiamente dettagliati sui quali i pendolari chiedono risposte nella petizione lanciata nelle ultime ore “Roma Lido. i pendolari non si fermano. Petizione contro il disastro che continua”.

“Viviamo male il viaggio d’ogni giorno sulla Metromare (ex Roma Lido), – esordiscono i pendolari – con le corse che vengono continuante soppresse, con rimodulazioni e ritardi, che il più delle volte non riescono a rispettare l’orario Ufficiale, deciso dalla stessa Cotral assieme alla Regione Lazio, in perfetta continuità col passato Atac”.

L’elenco dei problemi della Metromare insomma, è sempre lo stesso di quando lo “zoppicante” servizio di trasporto si chiamava Roma Lido. Forse per questo ai più non riesce nemmeno di chiamarlo con il nuovo nome, che nulla si è tolto dalle spalle sul fronte disagi in previsione di un autunno ormai arrivato, in cui nuovamente i treni sono strapieni verso Roma fin da Acilia:

I treni non bastano ad assicurare un servizio metropolitano, e quelli che ci sono si guastano. Cali di alimentazione elettrica con disagi legati all’interruzione delle corse spesso in mezzo al nulla, lavori di ristrutturazione che non seguono gli orari di cantiere delle Metro; e marcia al piccolo trotto tra Torrino e Magliana. Siamo poi preoccupati – proseguono – per il rischio di chiusura di stazioni per i futuri cantieri, i vecchi di Acilia Sud-Dragona e Beirut-Tor di Valle sono stati sbloccati solo dopo 5 anni e avranno bisogno di almeno un altro anno di lavori; Tor di Valle, Casal Bernocchi e Castel Fusano poi, sono proprio abbandonate a loro stesse e altre da anni in attesa di progettazione. Il disastro biglietterie merita poi un capitolo a parte, viso che sono assenti in 9 stazioni su 13 (leggi qui), e all’elenco ancora lungo si aggiungono gli inesistenti controlli a bordo con rare verifiche in banchina”.

Dal testo della petizione quanto emerge è soprattutto che Cotral ha nel Deposito Magliana 9 treni, ma fatica a metterne in linea 5, che basterebbero per corse regolari a 18 minuti o 6 treni, che servirebbero per fare un servizio minimo decente a 15 minuti di frequenza.  

“La Regione Lazio da anni – scrivono – racconta una sua “realtà” a suon di veline e comunicati stampa, ma prima vengono le esigenze aziendali di Cotral e Astral S.p.A, i diritti dei viaggiatori rimangono in secondo piano. Si fanno saltuarie corse “sottiletta” a 11 minuti dal treno precedente quando non servono, ma non si portano le frequenze a 18 minuti le mattine ed i pomeriggi”.

A tutto questo, anche l’indecente situazione ascensori e scale mobili (leggi qui), fermi da mesi per oltre il 70% e con guasti ripetuti per i restanti, hanno trasformato il malessere degli utenti in aperta agitazione.

“Cittadini e pendolari chiedono di cambiare a una Regione incapace d’intervenire veramente sui gestori che lei ha scelto. Regione Lazio, Assessore Mauro Alessandri e Direttore regionale Stefano Fermante, assieme alle Aziende regionali, continuano a trasformare la nostra vita quotidiana in una emergenza – proseguono i pendolari -. Avendo tempo e soldi da perdere, tutto questo costante disastro meriterebbe azioni legali; ma serve altro tempo, oltre alle ore di ritardo perse, all’anticipo con cui occorre arrivare in stazione per essere sicuri di arrivare a scuola o al lavoro, alle visite mediche o agli esami universitari prenotati e saltati, ed altri soldi, oltre a quelli persi per recupero ritardi, per perdita occasioni di lavoro, per rinuncia a lavori dall’altra parte di Roma, irraggiungibile da Ostia, ai treni in partenza da Termini o da Ostiense persi, alle centinaia di migliaia di chilometri macinati in auto su Colombo, Ostiense, via del Mare, per inaffidabilità del servizio della Roma Lido”.

Le richieste a Regione e Comune

Tra le richieste alla Regione (ASTRAL e COTRAL), spicca quella di negare ogni ipotesi di aumento delle tariffe del trasporto pubblico, che non sia successivo al miglioramento di qualità/quantità del servizio, oltre alla verifica degli orari ufficiali di esercizio per autunno 2022 e inverno 2023, per fare da subito con 6 treni frequenze a 15 minuti, nelle fasce orarie a maggiore domanda.

Un punto poi chiaro tra le esigenze espresse, è anche quello di conoscere sia i tempi aggiornati della costruzione, fornitura e rilascio in linea dei nuovi treni – una fornitura attesa da anni e già slittata, a giugno 2024 – che il cronoprogramma con lo stato delle manutenzioni ordinarie e delle revisioni generali sui treni già in affidamento alla linea, consistenti oggi in 8 CAF300 e 6 MA200.

Al Comune di Roma Capitale, che come scrivono: Si è “liberato” di Roma Lido e Roma Nord dal 1° luglio, nonostante diano un servizio urbano, che serve 6 Municipi di Roma”, le richieste avanzate e urgenti, sono quelle di due treni CAF 300 dalla Metro A per garantire frequenze accettabili sulla Lido, dei quali l’Assessore Eugenio Patané, secondo quanto riportato in petizione, negherebbe il trasferimento, ma che sarebbero necessari a garantire frequenze accettabili, in attesa siano pronti i primi treni nuovi.

Il testo completo della Petizione dei pendolari

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