Il blitz ai danni dell'aguzzina cinese è scattato al termine di appostamenti durati giorni e vittima e carnefice sono state colte in flagranza di reato
Un appartamento nel centro di Nettuno era stato adibito ad alcova del sesso a pagamento, con una donna cinese, la cui identità non è stata rivelata, vittima per mesi delle botte e dei soprusi della sua “magnaccia”, che l’aveva obbligata a prostituirsi anche con l’uso della violenza e in cambio riceveva una cospicua parte dei suoi guadagni.
Tutto era studiato, con diversi clienti ormai avvezzi a servirsi di lei a qualsiasi ora del giorno e della notte, con tanti strumenti del piacere pronti ad allietarli, tutto era allestito di tutto punto.
A finire in manette grazie ad una serie di appostamenti è finita a questo punto una maitresse, cinese anche lei, di 54 anni, che è stata arrestata per lesioni e sfruttamento della prostituzione. Il blitz è avvenuto cogliendo la vittima e la carnefice in flagranza di reato, mentre le prestazioni sessuali erano in atto.
L’appartamento è stato sequestrato e vi sono stati apposti i sigilli, prendendo in loco anche denaro contante e telefoni cellulari che presumibilmente erano in uso per lo svolgimento del traffico malavitoso.
A quel punto l’arresto è stato convalidato presso il Tribunale di Velletri e la cittadina asiatica è stata sottoposta alla misura degli arresti domiciliari in attesa dell’esito del processo in tribunale.
Già nello scorso mese di luglio sempre una cittadina cinese a Roma era stata arrestata per sfruttamento della prostutituzione (leggi qui) a seguito di un’attività d’indagine condotta da marzo dello scorso anno e coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma piazza Dante.
Viene così a riproporsi l’emergenza prostituzione nella Capitale e nel suo hinterland, spesso portata avanti dalla malavita asiatica.
canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link e digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.