Il parroco della chiesa interna a San Pietro: “Le bollette carissime diventano una preoccupazione grandissima per i parroci”
Il caro bollette fa tremare anche i parroci. Non solo baristi, fornai e gelatai e famiglie con più figli a carico. A lanciare il tam tam don Angelo Stoia il frate di Salerno che all’interno del Vaticano guida la parrocchia di San Pietro.
Don Stoia, che partecipa alle riunioni dei parroci prefetti della diocesi, durante una conferenza stampa in Vaticano ha riferito: “Nella diocesi di Roma è stato fatto molto per mettere qualcosa da parte, guardando al futuro a qualche difficoltà che poteva sorgere.
Le trecentosessanta e oltre parrocchie di Roma potranno essere sostenute nei loro bisogni. Per rendere accogliente un luogo, ben illuminato, quando arrivano bollette carissime diventa una preoccupazione grandissima per i parroci“.
Ognuno d’altra parte lancia l’allarme come può. L’altro giorno a mettere il dito nella piaga Andrea Fassi, patron dell’omonima e storica gelateria romana (leggi qui). Per i consumi di corrente relativi al mese di luglio 2022 gli è stata recapitata una bolletta da 18mila euro quasi il triplo rispetto all’anno precedente. “Certe bollette tolgono la speranza di tutti“, si è sfogato via social.
La denuncia più a effetto quella della titolare di un bar-tavola calda a San Giovanni ha appeso un manichino alla vetrina. Al collo un fazzoletto stretto e tra le mani il cartello. “E’ arrivata la bolletta”. Un modo per avvertire i clienti anche del rincaro di 10 centesimi del caffè, “giusto per tamponare i costi” (leggi qui).
Adesso sale la preoccupazione nelle parrocchie. “Si spegnerà qualche candelabro in più e in inverno si abbasseranno un po’ gli impianti di riscaldamento“, allarga le braccia un sacerdote.
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