Roma, accuse del M5S: “Spente dal sindaco le fototrappole anti-sozzoni”

Fototrappole anti-sozzoni spente da luglio. M5S: "Amministrazione Gualtieri renda immediatamente conto del loro funzionamento"

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Foto d'archivio

Roma: le fototrappole “anti-sozzoni” sono state innegabilmente una conquista per una città come Roma, che già dalla prima sperimentazione nel 2019, avevano portato come risultato oltre 2mila contravvenzioni, più che triplicate già dal 2020, per un importo totale di oltre un milione di euro.

Una copertura massiccia di occhi puntati per contrastare lo sversamento illecito di rifiuti, che al momento però sembrerebbe non funzionare, perché il bando di gestione è scaduto a fine luglio, senza un rinnovo.

Fototrappole anti-sozzoni forse spente da luglio. M5S: “Amministrazione Gualtieri renda immediatamente conto del loro funzionamento”

Tuona e fulmini dal Movimento 5 Stelle Roma e dalla Lista Raggi Ecologia e Innovazione, nelle ultime ore, dopo aver appreso, sembrerebbe proprio dalla denunce dei cittadini, che le fototrappole anti sozzoni della Capitale, il deterrente che aveva portato alla scoperto migliaia di illeciti e relative discariche di rifiuti, potendo contare su 50 apparecchi ben distribuiti sul territorio, sarebbero attualmente spente.

“Durante l’Amministrazione Raggi – spiegano – abbiamo lavorato intensamente per l’installazione di questi dispositivi a tutela dell’ambiente, con grandi risultati, tra migliaia di multe e ben 45 “sozzoni” sono stati indagati per reati ambientali. A tutto questo – proseguono – avevamo aggiunto la creazione di un Nucleo Ambiente Decoro, e cioè un gruppo della Polizia locale proprio specializzato nel contrasto di questi fenomeni”.

Una barriera invisibile contro i tanti “nemici” dell’ambiente, sulla quale ormai sia le forze dell’ordine che i cittadini facevano affidamento e che, se spenta, viene il sospetto, possa non essere stata quindi capace di prevenire i tanti focolai che hanno vessato la Capitale e spesso originati proprio dai rifiuti infiammabili, abbandonati ma ben nascosti.

Le 50 fototrappole presenti in tutta Roma per contrastare lo sversamento illecito di rifiuti, potrebbero essere difatti spente già dal mese di luglio, da quando cioè il bando di gestione sarebbe scaduto e da allora non ci sarebbe stato alcun rinnovo.

Il Movimento 5 Stelle Roma e la Lista Raggi Ecologia e Innovazione, rispondono dunque così all’allarme lanciato dai cittadini: “La disattivazione dei sistemi di sicurezza urbana sarebbe, se confermato, un atto gravissimo. Ancor di più se si considerano le condizioni di degrado in cui versano le strade romane”.

La situazione sarebbe in sostanza quella di una totale incapacità di controllare i criminali, che potrebbero sversare illegalmente altra immondizia e restare impuniti:L’Amministrazione Gualtieri – proseguono – renda immediatamente conto del funzionamento delle fototrappole e, se non vuole continuare a fare operazioni di facciata, dia più poteri e risorse al Nad. Non si può continuare a chiudere gli occhi sul decoro della Capitale – concludono nel comunicato il Movimento 5 Stelle Roma e la Lista Raggi Ecologia e Innovazione”.

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