Per i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Roma, Ottavio Spada, detto “Marco”, è stato l’esecutore oltre che uno dei mandanti del duplice omicidio di due esponenti di un clan rivale, Giovanni Galleoni detto ‘Baficchio’ e Francesco Antonini detto ‘Sorcanera’. E il fratello, Roberto Spada, reso famoso dalla testata al giornalista di Nemo, non è implicato in quella vicenda.
Ottavio Spada, detto “Marco”, è stato ritenuto mandante ed esecutore del duplice omicidio avvenuto undici anni fa in via Forni
E’ il senso della sentenza emessa ieri, lunedì 19 settembre, dai giudici della Corte di assise di appello di Roma alla luce del rielaborazione del processo ingiunto dalla Cassazione dopo aver riconosciuto che il clan Spada è un’organizzazione mafiosa (leggi qui).
La posizione di Carmine Spada, è stata invece stralciata, dopo la requisitoria del pg, a causa di un impedimento del difensore e verrà discussa davanti a un’altra sezione. Il pg Francesco Mollace nella scorsa udienza aveva chiesto di confermare i tre ergastoli inflitti in primo grado (leggi qui).
Ottavio Spada, detto Marco, è il fratello di Roberto e di Carmine, detto Romoletto.
Roberto Spada è stato già condannato in via definitiva a sei anni per la testata al giornalista Daniele Piervincenzi. Al nuovo appello si è arrivati dopo la sentenza della Cassazione dello scorso gennaio, che ha riconosciuto definitivamente l’associazione a delinquere di stampo mafioso per il clan di Ostia, disponendo però un nuovo processo d’Appello per il duplice omicidio dei due esponenti di un clan rivale.
Giovanni Galleoni e Francesco Antonini vennero uccisi a colpi di pistola mentre, nel pomeriggio del 22 novembre 2011, erano intenti a lavorare alla ristrutturazione di un negozio all’angolo tra via Antonio Forni e via del Sommergibile. L’agguato mortale era stato preceduto qualche giorno prima da alcuni colpi di pistola sparati in quello stesso punto da un’auto in corsa all’indirizzo di Galleoni.
Ecco perchè per la Cassazione quella degli Spada è una “nuova mafia”