Roma, evade dai domiciliari e simula finto incidente per ricevere denaro: arrestato

Il finto incidente era realizzato colpendo i veicoli con oggetti contundenti allo scopo di estorcere denaro

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Immagine di repertorio

Roma: un 26enne romano, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, è stato arrestato dalla polizia di stato, perché  violando le restrizioni imposte dagli arresti domiciliari, metteva in atto falsi incidenti stradali per richiedere denaro alle vittime.

Il finto incidente era realizzato colpendo i veicoli con oggetti contundenti allo scopo di estorcere denaro

Durante un servizio di controllo del territorio infatti, gli agenti della Polizia di Stato del XIII Distretto Aurelio, transitando su via Pineta Sacchetti, hanno notato un 26enne romano a bordo di uno scooter e lo hanno riconosciuto poichè era già noto agli agenti in quanto sottoposto agli arresti.

Seguendolo a distanza, i poliziotti hanno così notato il ragazzo percorrere via Montiglio, in zona Primavalle, dove, dopo aver danneggiato un veicolo in transito nella stessa direzione di marcia con un oggetto che aveva in mano, lo ha affiancato ordinando al conducente di fermarsi e poi ha tentato di attribuire a quest’ultimo  la responsabilità del finto incidente. Infine gli ha richiesto il risarcimento del danno.

Gli agenti, capita la truffa che il 26enne stava mettendo in atto, lo hanno arrestato.

La vittima ha confermato i sospetti dei poliziotti raccontando loro che il ragazzo aveva cercato di attribuirgli un finto incidente a seguito del quale aveva lamentato una lesione al ginocchio e danni al proprio motociclo. Gli immediati accertamenti hanno evidenziato che, non solo il giovane non era autorizzato ad uscire di casa ma che il motociclo risultava rubato.

Al termine degli accertamenti, il ragazzo è stato arrestato per il reato di evasione, nonché denunciato per il reato di danneggiamento volto alla truffa e l’arresto è stato convalidato nella mattinata odierna.

Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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