Fiumicino, croci celtiche sui manifesti elettorali di Monica Cirinnà

Croci celtiche sul volto della senatrice Cirinnà: "Proprio davanti ad uno stabile che era occupato da militanti di estrema destra e sgomberato"

Sui manifesti elettorali di Monica Cirinnà candidata PD al Senato della Repubblica nel collegio uninominale Lazio 1 – U04 (Roma Municipi: VII, parte VIII, IX, X. Ciampino, Fiumicino), stamattina sono apparse inquietanti croci celtiche a coprire l’intera area del volto della politica. E’ successo a Maccarese davanti ad uno stabile che era occupato da militanti di estrema destra ed è stato di recente sgomberato.

Croci celtiche sul volto della senatrice Cirinnà: “Proprio davanti ad uno stabile che era occupato da militanti di estrema destra e sgomberato”

Il mio volto, ricoperto con croci celtiche, simbolo chiaramente riconducibile al nazifascismo e questo proprio davanti ad uno stabile che fino a poco tempo fa era occupato da militanti di estrema destra vicini a Casa Pound e finalmente, sgomberato – ha scritto sul suo profilo social la Cirinnà, aggiungendo con orgoglio che – lì invece sorgerà una struttura sanitaria, per volontà della Regione Lazio e del Comune di Fiumicino“.

Come la politica dalle spalle forti ha ricordato, non è la prima volta che i neofascisti di varia natura tentano di intimidirla, ricordando episodi analoghi a Gaeta, in altre occasioni a Fiumicino e anche fuori dai confini regionali a Bassano del Grappa, e sottolineando peraltro  di non essere stata l’unico bersaglio di questo genere di “messaggi”.

Ma è certo che propio in una campagna elettorale “alimentata dall’odio” e a pochi giorni dal voto, le tensioni si intensificano manifestando con segnali vigliacchi, azioni legate a forze decisamente opposte: “E’ l’ennesimo segnale di quali siano le spinte e le forze che si sentono libere di agire contro di noi, contro chi difende la Costituzione nata dalla Resistenza e fondata sui valori dell’antifascismo, della democrazia e della libertà. Non mi sono fermata le altre volte, non mi fermerò neanche questa volta e non mi fermerò mai”.

Il messaggio di Montino sullo sfregio al manifesto della moglie: “Davanti a queste foto che ci mandano alcuni amici, non posso fare finta di niente”

“Finora non ho usato i miei canali per la campagna elettorale di mia moglie Monica Cirinnà – ha commentato sul suo profilo pubblico Montino, pur supportandola in tutte le iniziative che ha fatto e sta facendo, per evitare le solite strumentalizzazioni stupide. Oggi, però, davanti a queste foto che ci mandano alcuni amici, non posso fare finta di niente.

Le croci celtiche sul suo volto, un gesto indegno che va condannato a prescindere da tutto:
Non è la prima volta che Monica subisce questo genere di intimidazioni. Io che, negli anni, sono stato al suo fianco nelle tante iniziative fatte in tutta Italia, sono testimone di diversi tentativi di metterla a tacere, tutti riconducibili all’area di estrema destra neofascista. Le sue battaglie, le sue posizioni nette e ferme, il suo coraggio danno fastidio a molti. Dovranno continuare a farsene una ragione perché non saranno questi gesti vigliacchi a fermarla”.

L’immediato sostegno alla Cirinnà è arrivato anche dalla consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano, appena appreso dalla denuncia social del vile gesto a danno dell’immagine della senatrice.

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