Croci celtiche sul volto della senatrice Cirinnà: “Proprio davanti ad uno stabile che era occupato da militanti di estrema destra e sgomberato”
“Il mio volto, ricoperto con croci celtiche, simbolo chiaramente riconducibile al nazifascismo e questo proprio davanti ad uno stabile che fino a poco tempo fa era occupato da militanti di estrema destra vicini a Casa Pound e finalmente, sgomberato – ha scritto sul suo profilo social la Cirinnà, aggiungendo con orgoglio che – lì invece sorgerà una struttura sanitaria, per volontà della Regione Lazio e del Comune di Fiumicino“.
Come la politica dalle spalle forti ha ricordato, non è la prima volta che i neofascisti di varia natura tentano di intimidirla, ricordando episodi analoghi a Gaeta, in altre occasioni a Fiumicino e anche fuori dai confini regionali a Bassano del Grappa, e sottolineando peraltro di non essere stata l’unico bersaglio di questo genere di “messaggi”.
Il messaggio di Montino sullo sfregio al manifesto della moglie: “Davanti a queste foto che ci mandano alcuni amici, non posso fare finta di niente”
“Finora non ho usato i miei canali per la campagna elettorale di mia moglie Monica Cirinnà – ha commentato sul suo profilo pubblico Montino –, pur supportandola in tutte le iniziative che ha fatto e sta facendo, per evitare le solite strumentalizzazioni stupide. Oggi, però, davanti a queste foto che ci mandano alcuni amici, non posso fare finta di niente.
L’immediato sostegno alla Cirinnà è arrivato anche dalla consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano, appena appreso dalla denuncia social del vile gesto a danno dell’immagine della senatrice.
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