Caso Hasib, 36enne volato dalla finestra: 4 agenti indagati e 4 interrogati

Hasib è uscito dal coma: intanto l'inchiesta è entrata nel vivo. Gli accertamenti delegati alla Mobile 

Quattro poliziotti iscritti nel registro degli indagati, quattro sentiti come persone informate sui fatti. Entra nel vivo l’inchiesta aperta a piazzale Clodio sul caso di Hasib Omerovic, il 36 enne di etnia rom sordomuto dalla nascita volato giù da una finestra di un appartamento a Primavalle il 25 luglio durante una perquisizione della Polizia di stato. Una perquisizione di iniziativa, non delegata dalla Procura.

Hasib è uscito dal coma: intanto l’inchiesta è entrata nel vivo. Gli accertamenti delegati alla Mobile

Il pm Stefano Luciani che ha aperto il fascicolo per tentato omicidio e falso ha delegato gli accertamenti agli investigatori della Squadra Mobile. Nel frattempo sono stati iscritti nel registro degli indagati i 4 agenti del commissariato di Primavalle che hanno partecipato alla perquisizione. Un atto dovuto per accertare i fatti (leggi qui).

Secondo la sorella minore di Hasib il fratello sarebbe volato giù dalla finestra della sua camera, al terzo piano (il giovane è rimasto in coma per un mese e mezzo ed è tuttora ricoverato) durante una colluttazione con gli agenti.

La perquisizione, non autorizzata, sarebbe scattata a seguito di lamentele su facebook e chiamate al commissariato che avrebbero riferito dei tentativi da parte di Hasib di molestare delle ragazze per strada. Non abusi, ma tentativi di avvicinamento.

Forse gli agenti avrebbero bussato nella casa di Omerovic per invitarlo ad usare un atteggiamento più consono oppure per tentare di capire se fossero vere quelle voci, fatto sta che – secondo quanto riferito dalla sorella – ne sarebbe scaturita una lite e poi a quel volo dalla finestra.

A seguito della perquisizione, invece, gli agenti, obbligati ad informare la procura, avrebbero riportato sugli atti di essere intervenuti per un tentativo di suicidio. Da qui anche l’ipotesi, al vaglio, di falso.

Del caso Omerovic si era parlato qualche giorno fa alla Camera dei Deputati alla presenza di Fatima Sejdovic, la madre della vittima, del deputato Riccardo Magi che ha presentato una interrogazione parlamentare, di Carlo Stasolla, portavoce dell’ Associazione 21 luglio e degli avvocati della famiglia Arturo Salerni e Susanna Zorzi.

Il 5 agosto scorso i coniugi Omerovic, di origine rom, con 4 figli, due minori e due disabili adulti, che vivono in una casa popolare in zona Primavalle, a Roma, avevano infatti depositato un esposto alla Procura della Repubblica mettendo il caso sotto i riflettori di piazzale Clodio.

E’ un caso delicato. E la famiglia chiede chiarezza e giustizia – afferma il legale degli Omerovic, l’avvocato Arturo Salerni – Portato in ospedale a causa dei numerosi traumi, Hasib è da cinquanta giorni in gravissime condizioni“.

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Roma, 36 enne precipita da una finestra durante perquisizione: si indaga per tentato omicidio