Politiche 2022: gli ultimi sondaggi prima del voto del 25 settembre

Da oggi non sarà più possibile diffondere i sondaggi sul sentiment degli elettori in vista del voto del 25 settembre

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Il centrodestra in testa tra le coalizioni in lizza e Fratelli d’Italia primo partito, seguito a tre punti percentuali di distanza dal PD. Sono questi i risultati degli ultimi sondaggi sull’orientamento del voto degli italiani in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre.

Da oggi non sarà più possibile diffondere i sondaggi sul sentiment degli elettori in vista del voto del 25 settembre

Per tutte le società demoscopiche il sentiment degli elettori è univoco: il centrodestra è in testa tra le coalizioni e Fratelli d’Italia risulta il partito più votato il prossimo 25 settembre. Il Pd si colloca mediamente a tre punti percentuali di distanza. Tra i sondaggi viene indicato in crescita il consenso sul M5S.

Da oggi, stando alla legge elettorale, i sondaggi non potranno più essere diffusi pubblicamente.

Euromedia per Porta a Porta

Per il campione di Euromedia, Fratelli d’Italia oggi sarebbe il primo partito italiano con il 24,7 %. Al secondo posto il Pd 21,8%, seguono il M5S con il 13%, la Lega con l’11,8%, Azione – Italia Viva 7,8%, Forza Italia al 7, 2, Alleanza Verdi e Sinistra 3,8%, Italexit per l’Italia 2,6%, +Europa 1,7%, Noi Moderati 1,6%, Impegno Civico 1%. È quanto risulta dal sondaggio per Porta a Porta pubblicato oggi e realizzato da Euromedia Research relativo alle intenzioni di voto a livello nazionale. Ghisleri ha anche dato un valore complessivo agli schieramenti: il Centrodestra (FDI-LEGA-FI- NOI MODERATI) raggiungerebbe il 45,3% mentre il Centrosinistra (PD-ALLEANZA VERDI E SINISTRA, + EUROPA, IMPEGNO CIVICO) il 28,3%. L’astensione sarebbe del 35%. Sempre secondo il sondaggio di Ghisleri il centrodestra otterrebbe alla Camera 235 seggi e 113 al Senato, il Centrosinistra 82 alla Camera e 42 al Senato. Il Movimento 5 Stelle ne conquisterebbe 34 alla Camera e 17 al Senato, Azione/Italia Viva 20 alla Camera e 10 al Senato.

Demopolis: M5S in crescita

A poco più di due settimane dalle elezioni politiche del 25 settembre, il centrodestra, trainato da Giorgia Meloni, otterrebbe il 46,5% dei consensi, con una possibile oscillazione tra il 44% ed il 49%. Staccata di quasi 18 punti risulta la coalizione di centrosinistra, attestata per il momento al 29%. Il M5S, in crescita, si posizionerebbe al 12,8%, il Terzo Polo di Calenda al 7%. È l’ultima fotografia sul peso dei partiti scattata dall’Istituto Demopolis, prima del black out elettorale previsto dalla legge. L’Istituto diretto da Pietro Vento ha realizzato una simulazione sull’attribuzione dei 400 seggi a Montecitorio. La coalizione di centrodestra – secondo i dati Demopolis – otterrebbe alla Camera un’ampia maggioranza, conquistando 246 deputati (con una forbice tra 234 e 258). Il centrosinistra si fermerebbe a poco più di 90 seggi; 34 deputati andrebbero al Movimento 5 Stelle, 18 al Terzo Polo, 8 ad Italexit (nel caso di raggiungimento della soglia del 3%), 2 a SVP. Analizzando il consenso alle forze politiche a 18 giorni dal voto, Fratelli d’Italia sarebbe primo partito con il 25% (con una forbice tra il 22% e il 28%): oltre 2 punti e mezzo di vantaggio sul Partito Democratico di Letta, posizionato al 22,4%. La Lega di Salvini avrebbe il 13,5%, il Movimento 5 Stelle di Conte il 12,8%. Quasi appaiate risultano la lista Azione-Italia Viva al 7% e Forza Italia al 6,9%; Sinistra-Verdi si attestano al 3,5%, Italexit al 3%. Mentre iniziano i giorni decisivi della campagna elettorale ed oltre un quinto di elettori si dichiara ancora indeciso, avrebbero per il momento tra il 3 e l’1,4 per cento +Europa, Impegno Civico, Noi Moderati e Unione Popolare. La fotografia sul peso dei partiti, scattata per il programma Otto e Mezzo, è ovviamente destinata a mutare ed evolversi negli ultimi 15 giorni che precedono l’appuntamento elettorale. «A poco più di 2 settimane dal voto – spiega il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – il consenso resta ancora mobile: tra quanti immaginano di recarsi alle urne, il 67% ha già un orientamento preciso; il 12% esprime un’intenzione di voto, ammettendo però che potrebbe cambiare idea nei prossimi giorni. Il 21% degli elettori è ancora indeciso sulla scelta da compiere».

L’affluenza stimata oggi da Demopolis è del 68%, in calo di 5 punti: voterebbero di fatto 2 milioni e mezzo di italiani in meno rispetto alle Politiche del 2018.

Cise: la Lega scende sotto le due cifre

Fratelli d’Italia al 23%; la Lega per la prima volta sotto le due cifre con 9,6%, Forza Italia all’8%; Il Partito Democratico al 21,4%, il cosiddetto «Terzo Polo» (Azione-Italia Viva) al 5,3%, ed il Movimento Cinque Stelle al 16,6% . Sono i dati che emergono da un sondaggio sulle intenzione di voto a cura del Centro Italiano per gli Studi Elettorali (CISE) della Luiss Guido Carli, diretto dal professore Lorenzo De Sio e fondato dal professore Roberto D’Alimonte. Dall’analisi del Luiss CISE, la vittoria del Centrodestra non appare in discussione: la coalizione Fratelli d’Italia-Lega-Forza Italia-Noi Moderati totalizza infatti circa il 42% delle intenzioni di voto, contro il 31% del centrosinistra. Con FdI al 23% e il 21,4% del PD, il ruolo di primo partito di FdI appare confermato, mentre le altre liste della coalizione di centrodestra vedono percentuali in calo per la Lega (9,6%), con Forza Italia all’8% e Noi Moderati sotto l’1%. Per quanto riguarda il centrosinistra, invece, il rilevamento mostra una stima particolarmente positiva per l’alleanza Verdi-Sinistra (5,9%), mentre Più Europa (al 2,3%) e Impegno Civico (1,4%), non superano la soglia di sbarramento del 3%. ItalExit è confermato sopra la soglia di sbarramento al 3,6%. Nota Metodologica: L’indagine campionaria, che contribuisce al progetto internazionale «The Issue Competition Comparative Project» (ICCP – nato e coordinato dallo stesso CISE) sulla competizione politica nel mondo occidentale, è stata eseguita con metodologia CAWI (con questionari web) su un campione rappresentativo della popolazione elettorale, da mercoledì 31 agosto fino a lunedì 5 settembre.

La tendenza

Rispetto ai sondaggi del 10 agosto e quello del 23 agosto, si nota una stabilità sostanziale del primato per Fratelli d’Italia e una riduzione di consenso per Pd e Lega. Leggero calo anche per il cosiddetto Terzo polo (Azione e Italia viva). Stando ai prospetti demoscopici rispetto alla soglia di sbarramento del 3%, dovrebbero farcela e entrare quelli di Verdi-Sinistra mentre ItalExit di Gianluigi Paragone al momento è border line. Resterebbero fuori dal Parlamento Più Europa e Impegno Civico di Luigi di Maio oltre a Noi moderati.

Sondaggi Politici, risultati Elezioni 25 settembre 2022: intenzioni di voto e percentuale partiti