Singolare salvataggio a Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno, dove i carabinieri si sono ritrovati a coordinare una operazione per uno stambecco in difficoltà. A scoprire il motivo ci ha pensato poi un veterinario: lo stambecco aveva una lattina infilzata nella mandibola.
Lo stambecco aveva morso una lattina buttata da qualche escursionista senza poi riuscire a liberarsene
Il povero animale, insomma, aveva azzannato e chissà da quando, la lattina di una bibita abbandonata da qualche escursionista incivile.
L’operazione di soccorso risale a ieri, domenica 28 agosto. La pattuglia dei carabinieri era impegnata in un servizio di vigilanza al Lago del Sorapis, luogo ad altissima frequentazione turistica ad un’ora di cammino dal Passo Tre Croci, vicino Cortina d’Ampezzo, quando veniva contattata da una guardia boschiva delle Regole (istituto di proprietà collettiva cui fanno capo moltissimi territori nella conca d’Ampezzo) che segnalava la presenza di un maschio di stambecco in evidente difficoltà proprio nei pressi del lago.
Con la collaborazione dell’elicottero Vigili del fuoco i militari dell’Arma raggiungevano la località assieme a un agente della Polizia Provinciale e a un medico veterinario convenzionato.
L’animale, che era dolorante e non facilmente avvicinabile, è stato addormentato tramite un lancia siringhe, un piccolo fucile ad aria compressa che spara un dardo contenete sedativo. Solo a quel punto il veterinario, con la collaborazione dei carabinieri, riusciva a visitare l’animale e estrargli dalla bocca una lattina rimasta incastrata tra le mandibole.
L’oggetto tagliente aveva creato alcune ferite che venivano sommariamente curate. Tutti gli operanti hanno poi atteso il risveglio dello stambecco, per accertarne le condizioni di salute, che sono apparse buone.
Carabinieri Forestali e polizia provinciale cercheranno di monitorare l’esemplare anche nei prossimi giorni.
“Questo episodio, fortunatamente risoltosi al meglio, ricorda ancora quanto importante si non abbandonare rifiuti sui luoghi delle escursioni” – hanno fatto sapere i carabinieri in una nota – Come frequentemente si osserva anche in ambienti marini, i nostri rifiuti, oltre ad inquinare, possono rappresentare un pericolo diretto ed immediato per la salute di molti animali”.
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