Sfattoria, chiesto un tavolo straordinario tra il Commissario per la peste suina e le istituzioni

Sfattoria, chiesto un tavolo di conciliazione sul destino dei 140 animali. Il portavoce del rifugio: "Aperti a qualsiasi soluzione pur di salvarli"

Il destino degli animali della Sfattoria è nella valutazione della Asl Roma 1, ma le associazioni all’indomani del decreto del Tar del Lazio, tentano ancora il tutto per tutto per salvare gli animali del rifugio, salvati da situazioni di maltrattamento.

Ora è stato chiesto ed accolto un tavolo di conciliazione, che vedrà confrontarsi a Roma Angelo Ferrari, Commissario Straordinario per la peste suina, il sindaco Gualtieri e il presidente della Regione, Nicola Zingaretti. I dettagli.

Sfattoria, chiesto un tavolo di conciliazione sul destino dei 140 animali. Il portavoce del rifugio: “Aperti a qualsiasi soluzione pur di salvarli”

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, sono stati interpellati nelle ultime ore da Emanuele Zacchini, il portavoce del rifugio, per trovare una qualunque soluzione alternativa all’abbattimento dei 140 animali.

Una questione complessa quella di Sfattoria, che risente enormemente e come spesso accade, di una carenza normativa che chiarisca lo status e la gestione degli animali non destinati alla produzione alimentare.

In tal caso sembra piuttosto chiaro che si tratta di animali d’affezione, ma il problema che sta vivendo il rifugio Sfattoria, è lo stesso per tutti i rifugi non riconosciuti in quanto tali, ma costretti a seguire le stesse leggi e gli stessi obblighi degli allevamenti per la produzione alimentare. Ma per quanto noto, la legge stabilisce chiaramente che si possono escludere dai provvedimenti per il contrasto della diffusione della peste suina, solo due maiali non destinati alla produzione alimentare.

Con la sospensione del provvedimento di abbattimento dell’8 agosto 2022 firmato dalla Asl Roma 1, e arrivata nel pomeriggio del 13 agosto (leggi qui). il decreto emanato dal Tar del Lazio ieri, mercoledì 17 agosto, che ha stabilito che la Asl Roma 1 potrà valutare se abbattere o no gli animali presenti nel santuario a seguito di nuovi accertamenti sul loro stato di salute, ha riacceso una piccola speranza nei numerosi volontari delle associazioni animaliste in presidio.

Il tavolo concordato nei prossimi giorni con Angelo Ferrari, lo stesso che dichiarò “Non accoglibile la richiesta di non procedere all’abbattimento dei suini in questione, anche tenuto conto della carenza ed inadeguatezza delle misure di biosicurezza come comunicato dall’Asl Roma 1”, potrebbe non sovvertire il finale ma quantomeno chiarirà la posizione di Comune e Regione, rimasti troppo a lungo in silenzio sulla vicenda.

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

Roma, sulla “Sfattoria degli animali” arriva la pronuncia del Tar: ecco cosa ha deciso