Roma, sulla “Sfattoria degli animali” arriva la pronuncia del Tar: ecco cosa ha deciso

Il Tar si è espresso sulla vicenda riguardante i 140 tra cinghiali ed animali ospitati nella "Sfattoria" alle porte di Roma

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La vita dei 140 tra cinghiali e maiali ospiti della “Sfattoria”, alle porte di Roma, è ancora in bilico. Il Tar aveva concesso la sospensiva, così l’abbattimento è stato sospeso e adesso è arrivata la pronuncia definitiva dello stesso Tribunale Amministrativo Regionale. Pochi giorni fa L’associazione animalista che se ne occupa infatti aveva ripresentato un ricorso ordinario al Tar dopo che lo stesso Tribunale aveva rigettato il ricorso straordinario (leggi qui).

Il Tar si è espresso sulla vicenda riguardante i 140 tra cinghiali ed animali ospitati nella “Sfattoria” alle porte di Roma

Questa la dichiarazione di quest’oggi, 17 agosto, da parte delle associazioni intervenute ad adiuvandum nel ricorso presentato dai gestori della “Sfattoria degli ultimi”: Enpa, Leal, Leidaa, Lndc, Oipa, e Tda, dopo la pronuncia del Tar: “Letto il decreto emanato dal Tar del Lazio oggi, che stabilisce che l’Asl Roma 1 possa valutare se abbattere o no gli animali presenti nel santuario a prescindere dalla documentazione che avrebbe dovuto essere presentata ed esaminata domani secondo il decreto del 14 agosto, auspichiamo che quanto disposto non conduca ad abbattimenti in una struttura dove lo stesso Tar riconosce non esservi un focolaio di Psa attivo. Ci auguriamo che l’Asl consenta anche alle controparti di depositare propri documenti e chiarimenti affinché possa instaurarsi un equo contraddittorio e che manifesti essa stessa la volontà di trovare soluzioni alternative che consentano la salvezza di animali sani, chiusi in recinti, iscritti all’anagrafe e costantemente controllati.

Da parte sua, l’avvocato Giuseppe Calamo dello Studio Curtis Mallet Prevost Colt & Mosle LLP, che segue il ricorso delle associazioni afferma quanto segue: “Il decreto in esame accerta che l’azione amministrativa è stata eseguita in violazione dell’art. 12, co. 2, del Regolamento (UE) 2020/687 e, per l’effetto, ha sospeso l’efficacia del provvedimento di abbattimento dell’8 agosto 2022. Inoltre, impone all’Asl di svolgere un monitoraggio dello stato di salute dei suidi presenti nel rifugio, valutando se esistono effettivamente casi in cui è consentito l’abbattimento”. “Non autorizza – spiega – gli abbattimenti in generale nel rifugio, dispone semplicemente che l’autorità sanitaria compia nuovi accertamenti essendosi i precedenti rivelatisi erronei. In ragione della diversa lettura che l’Asl ha diramato, stiamo comunque considerando se proporre un’istanza di modifica”.

La mattanza è sospesa, ma fino al 12 settembre

In un aggiornamento del 19 agosto, si specifica come la mattanza della Sfattoria degli Ultimi” con il Tar che ha sì accolto la domanda sospensiva degli abbattimenti degli animali. Ma è tutto semplicemente rimandato e sospeso fino al 12 settembre.

In questa data infatti è fissata la decisione collegiale. Lo stabilisce il nuovo decreto del Tar del Lazio.

L’istanza della ricorrente e delle associazioni è dunque accolta e il decreto cautelare del 16 agosto è integrato in questo senso fino alla Camera di Consiglio del 12 settembre prossimo.

In attesa degli sviluppi, le associazioni intervenute esprimono la propria soddisfazione.

Pertanto il giudice amministrativo ha condiviso la posizione degli organismi che operano per la tutela degli animali, che sono giudicati tutti sani e con il microchip. Tutti, quindi, ben lontani dal rischio di peste suina

Resta, comunque, la volontà di cercare una soluzione condivisa tra le parti, magari dando vita a un tavolo tecnico. Intanto, si tornerà a discutere dell’argomento il 12 settembre prossimo.

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