Roma, scritte no vax contro i medici e la scienza: dopo lo Spallanzani, imbrattato un poliambulatorio

Roma, scritte ingiuriose contro il Ministro della Salute. Speranza: "Continueremo senza timore ad investire  sulla campagna di vaccinazione"

Un nuovo attacco ai medici e alla scienza, e pesanti offese rivolte anche al Ministro della Salute Roberto Speranza, passano dalle pareti di una struttura sanitaria del quartiere Centocelle a Roma, dove nelle ultime ore ignoti graffitari hanno messo a segno un altro “colpo” no vax, dopo quello all’Ospedale Spallanzani dello scorso giugno. La firma a margine delle scritte sembrerebbe la stessa nei due episodi.

Roma, scritte ingiuriose contro il Ministro della Salute. Speranza: “Continueremo senza timore ad investire  sulla campagna di vaccinazione”

Sui muri esterni di un poliambulatorio romano scritte no vax e pesanti offese al Ministro della Salute sono apparse nelle ultime ore, e la mano potrebbe essere la stessa che aveva già firmato frasi simili anche all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive (INMI) “Lazzaro Spallanzani”, poco più di un mese fa. Il simbolo usato sarebbe una W su cerchio rosso, un sorta di firma identica a quella rinvenuta al nosocomio di via Portuense.

La struttura che stavolta è stata “teatro” di questo atto vandalico, è il poliambulatorio di San Felice in via degli Eucalipti a Centocelle, imbrattata con scritte non vax delle quali ormai è piena la città.

Sulle pareti urlano parole di spregio come “Vax=morte” ma anche “Salvate i bambini”, fino alle più pesanti ed ingiuriose offese rivolte ai medici “Medici provax boianazisti”, e al Ministro della Salute “Speranza nazista”.

Sul gesto immediata la reazione dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato: “Sono gravissime le scritte rinvenute contro i medici e la scienza. Poiché il logo è lo stesso delle scritte presso l’Istituto Spallanzani, spero che questi vigliacchi vengano identificati e consegnati alla giustizia. Intanto siamo subito al lavoro per ridare dignità e decoro ai luoghi di cura e di scienza. I vigliacchi non avranno mai la meglio”.

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Le offese in concomitanza con la ripresa della campagna vaccinale con Omicron 5

Il Ministro si è recato sul posto dello scempio, e proprio dalla sede del poliambulatorio ha dichiarato ancora una volta che le scelte percorse dal suo ministero, sono state sempre e soltanto nell’interesse del Paese: “Sono state scelte non semplici, ma quelle legate ai vaccini sono giustissime. Voglio ricordare che secondo uno studio dell’Istituto superiore di Sanità in Italia, grazie ai vaccini, sono state salvate 150 mila vite. Per questo noi continueremo, senza alcun timore, a investire sulla campagna di vaccinazione – ha concluso il Ministro”.

I simboli no vax a firma degli atti vandalici

Una W in un cerchio rosso, è questo il simbolo trovato in entrambi i recenti episodi nelle due strutture sanitarie romane. Identificano per quanto noto proprio alcuni gruppi no vax e no green pass, e sarebbero l’acronimo di un’espressione latina legata alla ricerca della verità “Vi Veri universum Vivus Vici” (Con la forza della verità, vivendo, ho conquistato l’universo)

Su questa ma anche sulla precedente azione considerata di natura intimidatoria, sono in corso le indagini della Polizia di Stato. Fondamentale sarà il contributo delle telecamere di videosorveglianza, per riuscire a cristallizzare il volto del o dei responsabili, che avrebbero agito indisturbati per il tempo necessario a lasciare il segno. La speranza è che con un  confronto possano essere individuati anche stessi autori dell’atto vandalico allo Spallanzani.

Ma il fenomeno non si limita alla sola Capitale, già da gennaio di quest’anno in alcune città del nord Italia erano apparsi gli stessi attacchi. Dopo Treviso, Como e Palermo, dove le scritte più recenti sono apparse sui muri della sede dell’Ordine dei medici.

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