Roma, punta un giovane e lo trascina con l’auto per 70 metri: metà corpo scarnificato (VIDEO)

Il protagonista della nottata da mala movida in piazza Sempione un 22enne ucraino alla guida di un'auto

Ha le ossa del bacino fratturate, un polmone bucato, ma a rendergli impossibile anche di respirare senza provare dolori lancinanti la scarnificazione del corpo. Trascinato per settanta metri da un auto che lo ha volutamente centrato e investito in retromarcia Mattia, 24 anni, commesso del Nuovo Salario, ora lotta contro dolori e infezioni dopo che nella notte tra il 15 e il 16 luglio è stato investito da un giovane ucraino.

Il protagonista della nottata da mala movida in piazza Sempione un 22enne ucraino alla guida di un’auto

Per strappare il corpo di Mattia dalle ruote della macchina sono dovuti intervenire gli amici sollevando il mezzo.

Un investimento voluto”, denuncia ora l’avvocato Alessia Angelini, che assiste Mattia e la sua famiglia, “Una brutta storia di violenza urbana”, aggiunge, “da ricondurre a un tentato omicidio”.

Già dalle prime indagini del gruppo Cassia della Polizia Municipale la faccenda sembrava andare oltre un incidente stradale di routine. L’automobilista, pur escludendo qualsiasi volontà di investire la vittima, si era mostrato particolarmente nervoso  oltre che ubriaco. Ora a piazzale Clodio l’iniziale accusa di lesioni gravi potrà appunto essere riconfigurata in tentato omicido.

L’investimento alle 3 e mezza in corso Sempione. Mattia e gli amici bevono e chiacchierano fuori da un bar dove di lì a poco si accenderà un gioco di sguardi col ventiduenne ucraino seduto nelle vicinanze.

Il ragazzo sputa verso il gruppo di amici e li insulta. Niente di più. L’attrito sembra essere terminato anche perché l’ucraino si mette alla guida della sua Volkswagen. Purtroppo però non con l’intenzione di andarsene.

Con la macchina fa un paio di giri e poi punta Mattia e un amico che si erano alzati per spostare un motorino. Mattia verrà centrato e trascinato per settanta metri in retromarcia, mentre gli amici gridano e si sbracciano urlando: “Fermati, lascialo, oddio lo ammazza…“.

Il ragazzo verrà ricoverato prima all’Umberto I e poi al Sant’Andrea dove è già stato sottoposto a due operazioni. E’ salvo, ma in condizioni difficili. solo guardare le sue ferite è uno strazio.

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