Celebrato a Regina Pacis l'ultimo saluto a Luca Serianni durante il funerale svoltosi nella Chiesa lidense
Ostia: i funerali del noto linguista, filologo e docente Luca Serianni, falciato e ucciso a 74 anni da una macchina in via Isole del Capoverde(leggi qui), si sono svolti questa mattina, 26 luglio presso la Chiesa di Regina Pacis, gremita, con grande cordoglio per i presenti, per una personalità che ha reso onore per anni alla cittadina lidense.
Chiesa gremita di colleghi, allievi, gente comune e applausi ripetuti anche all’uscita del feretro per salutare nella sua Ostia, Luca Serianni, il professore di linguistica italiana della Sapienza morto giovedì scorso. La messa funebre si è tenuta presso la chiesa di Santa Maria Regina Pacis. Presenti giornalisti e autorità oltre centinaia di persone comuni, cui il celebre linguista era divenuto familiare anche per le frequenti apparizioni televisive.
L’uomo, dopo il gravissimo incidente occorsogli, con la conseguente corsa disperata all’ospedale Grassi ed il successivo trasferimento a Roma al San Camillo, è andato in coma irreversibile(leggi qui) e non c’è stato nulla da fare, con la morte che è sopraggiunta poco tempo dopo, il 21 luglio (leggi qui) dopo 4 giorni di degenza.
“E’ stato il più autorevole storico della lingua italiana“ così lo ha ricordato Claudio Marazzini, Presidente dell’Accademia della Crusca Roma, per evidenziare il grande spessore del linguista e filologo Luca Serianni, professore emerito di storia della lingua italiana all’Università “La Sapienza” di Roma: “Ora piangiamo un maestro unico, che ha avuto rapporti strettissimi con i suoi colleghi ed allievi: ha formato un cospicuo gruppo di studiosi, alcuni dei quali occupano posizioni di rilievo nel mondo degli studi”.
Anche i suoi studenti del Liceo Classico Anco Marzio, insieme al personale docente ed amministrativo, nell’immediatezza della sua scomparsa, ci hanno tenuto a diramare una sentita nota di cordoglio (leggi qui) mettendo in luce il suo animo buono e la sua sconfinata passione e professionalità, doti con il quale ha insegnato per anni formando generazioni di alunni.
Prima del funerale, alla camera ardente allestita a Roma ieri pomeriggio, 25 luglio, si sono recati il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, l’assessore alla Cultura capitolino Miguel Gotor, presente anche il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi e la rettrice dell’università La Sapienza di Roma, Antonella Polimeni.
L’Ateneo nel quale Serianni ha insegnato fino al 2017 ha salutato il linguista dopo essere stato investito ad Ostia, allestendo la camera ardente nell’Aula1 della facoltà di Lettere e Filosofia.
Un’aula gremita e che lo ha pianto con commozione, avvolta nel silenzio, nella quale si è recato anche il Capo dello Stato per rendere omaggio al linguista.
Accanto al feretro, la corona del presidente della Repubblica. “I maestri – ha detto il ministro Bianchi– non si ricordano per i gesti o le parole, ma per come ti hanno cambiato. E lui ha cambiato tutti noi e nel complesso anche molto della scuola italiana. Se la scuola italiana è in grado di affrontare le intemperie di questi anni è per la profonda moralità, senso dello stato che Luca Serianni ha sempre testimoniato”.
Nell’aula, la rettrice della Sapienza Polimeni ha ricordato le qualità professionali ed umane di Luca Serianni: “un grandissimo docente, un servitore dello Stato, un uomo che ha saputo appassionare generazioni di studenti e studentesse che in questi giorni lo hanno ricordato con un tributo che si riserva alle persone di famiglia. Luca Serianni era un professore e un maestro. Per noi della Sapienza è una giornata molto triste, ma è triste per l’Italia intera perché Luca Serianni è stato un pilastro della cultura italiana”.
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