Monterotondo, chiuso locale trend: eventi e party senza alcuna autorizzazione

Il locale gestito come associazione culturale: l'affollamento di clienti, invece, creava problemi persino alla circolazione

I sigilli al locale

Ogni serata un evento, party con ballo, ma anche cresime e comunioni e feste di compleanno, in assenza di ogni autorizzazione. Sono dovuti intervenire i carabinieri a Monterotondo per portare alla chiusura un locale acchiappa-clienti che si celava dietro a una associazione culturale. All’ingresso, infatti, non avevano diritto solo i soci regolarmente registrati, ma chiunque arrivasse con contanti.

Il locale gestito come associazione culturale: l’affollamento di clienti, invece, creava problemi persino alla circolazione

I carabinieri, soprattutto dall’apertura della stagione estiva, avevano registrato un considerevole afflusso di clienti nel locale alle porte della città, dove soprattutto durante i fine settimana l’affollamento, con relative auto, creava persino problemi di circolazione.

Così i carabinieri hanno approfondito  e dopo diversi interventi ed accessi ispettivi il cui esito è stato riportato volta per volta all’autorità di Pubblica sicurezza, l’ultimo dei quali effettuato lo scorso 15 luglio insieme ai colleghi della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Roma, il Questore di Roma ha emesso una ordinanza di sospensione dell’attività culturale.

Il locale infatti era registrato come Associazione Culturale, per cui avrebbe dovuto limitare l’accesso ai solo soci regolarmente registrati.

Invece i carabinieri hanno accertato che, non solo gli avventori controllati non avevano sottoscritto alcuna adesione all’associazione, ma l’organizzatore delle serate con tanto di ristorazione e somministrazione di alcolici, era privo di qualsiasi tipo di autorizzazione, anche sotto il profilo di igiene e sanità, all’organizzazione di eventi di intrattenimento musicale ovvero feste e ricevimenti per ricorrenze, come cresime, comunioni, compleanni.

Così alla fine degli accertamenti, ieri, i carabinieri hanno posto i sigilli alla struttura, diffidando sia il gestore sia il proprietario dell’immobile dal proseguire l’attività rivelatasi totalmente abusiva.

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