Terracina, arrestati sindaca e tre amministratori pubblici: le indagini per corruzione

Agli arresti domiciliari Roberta Tintari: la sindaca di Terracina, il presidente del Consiglio Comunale e due assessori, sarebbero indagati per reati contro la pubblica amministrazione

Terracina: un’operazione dei Carabinieri e della Capitaneria di Porto attualmente in corso, ha portato questa mattina all’arresto della sindaca di Terracina Roberta Tintari, e di tre amministratori pubblici, indagati di reati contro la pubblica amministrazione. Interdette dai pubblici uffici altre sette persone.

Agli arresti domiciliari Roberta Tintari: la sindaca di Terracina, il presidente del Consiglio Comunale e due assessori, sarebbero indagati per reati contro la pubblica amministrazione

Sono stati posti agli arresti domiciliari nella mattinata odierna, la Sindaca di Terracina e altri tre amministratori pubblici. Sarebbero indagati per reati contro la pubblica amministrazione, e l’arresto sarebbe il punto di arrivo di una lunga attività di indagine dei Carabinieri in un’operazione svolta insieme alla Capitaneria di Porto ed ancora in corso.

Nei confronti della prima cittadina, l’accusa sarebbe quella di corruzione. Ed in base a quanto appreso nelle ultime ore, gli altri per cui sono state disposte le misure cautelari degli arresti domiciliari, sarebbero il presidente del Consiglio Comunale e due assessori.

Oltre all’arresto, avvenuto oggi a seguito di un’operazione ancora in corso da parte delle forze dell’ordine, altre sette persone sono state inoltre interdette dai pubblici uffici.

Le indagini partite dall’attività “Mare Sicuro 2019” della Guardia Costiera, per il controllo di alcune aree demaniali e dell’Arena del Molo di Terracina

La Guardia Costiera, in collaborazione con i Carabinieri di Terracina, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Latina su richiesta della Procura della Repubblica di Latina con cui sono stati disposti gli arresti domiciliari per sei persone e, nei confronti di altre sette, divieti di dimora e interdizione.

Nell’ambito della stessa ordinanza è stato anche posto sotto sequestro preventivo un camping, un ristorante e i beni di un’associazione presenti presso l’Arena del Molo di Terracina.

L’indagine ha preso il via durante i controlli effettuati dalla Guardia Costiera nell’ambito dell’attività “Mare Sicuro 2019”, focalizzati in alcune aree oggetto di concessione demaniale e poi nell’Arena del Molo di Terracina, nel mese di agosto di quell’anno.

Le indagini fecero emergere secondo quanto comunicato dal Procuratore della Repubblica, un’insieme di fatti di rilevanza penale, e connessi alla gestione dei servizi relativi alla balneazione.

A risultare illegittime, anche sanatorie riguardanti opere e manufatti insistenti sul pubblico demanio marittimo, e lavori ed opere pubbliche eseguite e commissionate dal Comune di Terracina. Illegittima anche l’acquisizione e gestione di fondi economici strutturali.

I dodici mesi di indagini, durante i quali sono state effettuate numerose ispezioni, con acquisizioni documentali, testimonianze, pedinamenti, intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, hanno consentito di: “Disvelare e documentare condotte di pubblici funzionari, all’interno del Comune di Terracina, che appaiono finalizzate al perseguimento di interessi personali e non coerenti, dunque, con i compiti istituzionali”.

E quindi: “Accertare una pluralità di fatti penalmente rilevanti connessi alla gestione dei servizi relativi alla balneazione, nonché condotte di sfruttamento del pubblico demanio marittimo, hanno interessato anche lavori e opere pubbliche; tra questi la realizzazione di un ponte ciclo-pedonale attraverso l’indebita percezione di fondi europei strutturali FEAMP e FLAG con conseguenti danni erariali”.

Ai soggetti raggiunti dal provvedimento cautelare sono contestati i reati di falso, turbata libertà negli appalti riguardanti l’affidamento in gestione di spiagge e servizi connessi alla balneazione, oltre a frodi, indebite percezioni di erogazioni pubbliche e rilevazioni del segreto d’ufficio.

Come già evidenziato, tra gli indagati sottoposti agli arresti domiciliari c’è la Sindaca Roberta Tintari (nella foto di copertina), l’ex vice Sindaco, un assessore e funzionari del comune di Terracina.

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