A maggio aveva percorso a tutta velocità con una Maserati la scalinata di Trinità dei Monti, ora l’ingegnere saudita alla guida del bolide rischia di finire a processo per danneggiamento di beni culturali. La vicenda, infatti, è sbarcata in tribunale: aveva spaccato più gradini della Scalinata (leggi qui).
Il turista rischia il processo per danneggiamento di beni culturali: con una Maserati aveva spaccato dei gradini della Scalinata
La procura ha notificato all’automobilista alquanto distratto il 415 bis, ossia l’atto giudiziario che sancisce il completamento delle indagini e che in genere prelude la richiesta di processo.
Per precisione le ipotesi di reato contestate all’ingegnere saudita che la notte dell’11 maggio scorso ha danneggiato alla guida di una Maserati la scalinata sono: “Distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici”.
Un reato che prevede condanne da due a cinque anni. A coordinare l’inchiesta il procuratore aggiunto Angelantonio Racanelli e dal pm Nicola Maiorano.
Il turista saudita, che ha eletto il domicilio in Italia, era stato rintracciato qualche giorno dopo i fatti all’aeroporto milanese di Malpensa.
Il danneggiamento della scalinata era stato immortalato anche dalle telecamere di videosorveglianza: l’uomo, con l’auto presa a noleggio, una Maserati Levante, dopo aver percorso via Sistina, era sceso dalla scalinata di Trinità dei Monti, danneggiandone i gradini e poi aveva risalito le scale sempre a bordo del suv.
Nel video agli atti – estrapolato dagli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale – ci sarebbero anche le immagini dell’uomo che scatta anche alcune fotografie dopo il danneggiamento. Un danno da oltre 50mila euro.
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