Ostia, su Capocotta e i “Cancelli” 18 enti per il tavolo tecnico. Arriva una pista ciclabile?

Il X Municipio dà il via alla costituzione di un tavolo tecnico con 18 diversi enti. Si punta al riordino del demanio e alla costruzione di una pista ciclabile

castelporziano

Sono ben 18 gli enti che dovranno decidere il destino della spiaggia libera di Castelporziano e l’ipotesi di realizzare una pista ciclabile collegata a Ostia. E’ il senso del tavolo tecnico avviato dal X Municipio dopo l’indagine aperta dalla Guardia di Finanza sull’assetto proprietario delle spiagge libere distese sulla Litoranea, tra Ostia e Torvaianica.

Il X Municipio dà il via alla costituzione di un tavolo tecnico con 18 diversi enti. Si punta al riordino del demanio e alla costruzione di una pista ciclabile

Com’è noto, la Guardia di Finanza sta indagando riguardo all’ipotesi che i chioschi in attività a Castelporziano e Capocotta siano abusivi (leggi qui). L’ipotesi prende spunto da esposti che indicano la non esatta definizione della linea di confine tra demanio marittimo e demanio comunale. Se il Campidoglio ha rilasciato l’autorizzazione a ricostruire e manutenere i chioschi di Castelporziano e Capocotta su terreno demaniale marittimo senza i permessi degli altri enti competenti, è stato commesso un abuso. Sia da chi ha costruito che dall’amministrazione capitolina.

Per fare luce sui reali confini delle competenze,  il direttore amministrativo ha emesso una determina dirigenziale per la “Istituzione di un Tavolo Tecnico Permanente per definire, inquadrare e risolvere le problematiche inerenti le aree di Castelporziano”. Gli obiettivi di questo tavolo tecnico sono: “la necessità di aggiornare la storica giacitura della dividente demaniale SID in relazione allo effettivo stato dei luoghi, tale da distinguere l’arenile dalle aree con valenza prettamente ambientale e dei servizi generali; la necessità di definire le azioni per la regimentazione e gestione delle foci dei canali del Tellinaro e del Canale Palocco soggette ad insabbiamento e continui deviazioni del letto degli stessi con la conseguente perdita di importanti porzioni di fronte mare balneabile; gli annosi contenziosi che interessano Roma Capitale e i titolari dei punti vendita che con sentenze contraddittorie e spesso contrastanti impediscono la definizione di riferimenti certi all’azione; la necessità di verificare gli esatti confini della porzione di arenile appartenete al Demanio Marittimo di competenza regionale per i quali sia efficace la subdelega di specie tra la complessiva porzione di demanio marittimo della Tenuta di Castelporziano”.

Sono ben 18 goli enti chiamati a prendere parte al tavolo tecnico. Eccoli nell’ordine: Presidenza della Repubblica (Servizio Patrimonio Immobiliare – Segretario Generale); Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (DG per la vigilanza sulle Autorità di sistema portuale il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne  con la Div 2 – Vigilanza amministrativo–contabile sulle Autorità di sistema portuale, servizi ed attività ancillari nei porti e funzioni statali residuali in materia di demanio marittimo); Ministero del Turismo; Ministero della Cultura (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio); Regione Lazio – Direzione regionale per lo Sviluppo Economico, le Attività Produttive e la Ricerca – Area Economia del Mare; Regione Lazio – Direzione regionale Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette – Area Vinca; Regione Lazio – Direzione Regionale per le Politiche Abitative e la Pianificazione Territoriale, Paesistica e Urbanistica; Segretariato Generale di Roma Capitale; Avvocatura Capitolina; Città metropolitana di Roma Capitale – Dipartimento IV – “Tutela e valorizzazione ambientale” Servizio 5 – “Aree protette, tutela della flora e della biodiversità”; Sindaco di Roma Capitale; Gabinetto del Sindaco di Roma Capitale; Presidente Municipio Roma X; Il Direttore del Municipio X; Capitaneria di Porto Guardia costiera – Direzione Marittima di Fiumicino;  Agenzia del Demanio – Direzione di Roma Capitale; Agenzia delle Dogane. Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale.

La pista ciclabile

La definizione delle competenze tra Demanio dello Stato e Comune di Roma consentirà, nei piani del X Municipio, “la definizione di un progetto pilota di valorizzazione di una delle più importanti spiagge libere di Europa e dotare quindi, Roma Capitale, di una spiaggia a libera fruizione di qualità assoluta accessibile anche mediante una viabilità ciclabile costiera, prevedendo l’opportuna destagionalizzazione dei servizi e la realizzazione di un progetto unitario di valorizzazione con la contigua spiaggia pubblica di Capocotta”. Quindi c’è anche l’intenzione da parte degli amministratori locali di mettere in cantiere una pista ciclabile che fiancheggi la Litoranea, almeno fino alle spiagge libere di Castelporziano e Capocotta.

Il dubbio

Ma il X Municipio è titolato ad avviare questo tavolo tecnico quando le deleghe sul demanio marittimo stanno per essere ritirate dal Campidoglio (leggi qui)? E’ l’interrogativo che ci si pone tra gli addetti ai lavori tra i quali si teme che questo sia solo un diversivo per prendere tempo rispetto all’indagine che sta effettuando la Guardia di Finanza sull’assetto delle spiagge libere di Ostia.

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