Aveva cambiato casa e lavoro per sfuggire all’ex: lui la rintraccia e la perseguita

Caso di stalking alle porte di Roma: denuncia l'ex compagno ai Carabinieri e cambia città ma lui la trova e la minaccia

Foto d'archivio non collegata ai fatti

Un caso di stalking alle porte di Roma, si è fortunatamente concluso ieri con l’arresto di un uomo di 40 anni gravemente indiziato di atti persecutori nei confronti dell’ex convivente. I dettagli.

Caso di stalking alle porte di Roma: denuncia l’ex compagno ai Carabinieri e cambia città ma lui la trova e la minaccia

Sono stati i Carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo a mettere fine ieri all’incubo di una donna che da tempo veniva perseguitata dell’ex compagno convivente, che per motivi non noti ma forse legati ad una fine mal accettata della relazione, aveva iniziato a perseguitarla.

La condizione psicologica della vittima, terrorizzata da questa presenza dell’ex compagno, e con la paura di una degenerazione del suo comportamento persecutorio con più gravi conseguenze, l’aveva persino portata a cambiare radicalmente vita.

La donna lo aveva denunciato per stalking due giorni prima del suo trasferimento ad Albano Laziale, dove aveva trovato un lavoro nuovo e quindi un’abitazione, con la convinzione di riuscire così a non essere rintracciata e sfuggire a possibili ripercussioni.

La scorsa sera invece, l’uomo si è presentato all’orario di chiusura al posto di lavoro della ex compagna, e qui le aveva chiesto di uscire, per poi scappare alla vista dei Carabinieri della Compagni locale, chiamati in soccorso dalla donna.

I militari che si sono recati sul posto, comprendendo la situazione e lo stato di forte ansia della donna, intimorita dalla presenza dell’uomo ad Albano, hanno deciso di non lasciarla sola, accompagnandola presso la sua abitazione, di fronte alla quale hanno riscontrato la presenza dell’uomo.

A tutti gli effetti l’uomo la stava aspettando, e in uno stato di forte agitazione, ha quindi iniziato a minacciarla e a inveirle contro. I Carabinieri l’hanno quindi bloccato e arrestato ed è stato condotto agli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima dinnanzi all’Autorità Giudiziaria di Velletri.

L’indagato è comunque da ritenersi presunto innocente fino a condanna con sentenza irrevocabile – è stato condotto agli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima dinnanzi all’Autorità Giudiziaria di Velletri.

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