Roma, sciopero taxi il 5 e il 6 luglio: corteo in Centro

Quattordici sigle romane hanno annunciato l'adesione allo sciopero: gli 8.000 taxi della Capitale a rischio blocco

Taxi fermi martedì 5 e mercoledì 6 luglio. A Roma potrebbe risultare complicato trovare un taxi nonostante nella Capitale siano 8mila i tassisti in servizio.

Quattordici sigle romane hanno annunciato l’adesione allo sciopero: gli 8.000 taxi della Capitale a rischio blocco

La maggior parte dei conducenti delle auto bianche hanno annunciato di voler aderire allo sciopero nazionale di 48 ore proclamato dalle maggiori sigle sindacali del comparto, ossia Fast-Confsal, Confartigianato Taxi, Satam, Tam, Usb-Taxi, Unica Filt Cgil, Uiltrasporti, Cna Fita Taxi, Claai, Legacoop Produzione e Servizi, Uritaxi, Uti, Unimpresa, Orsa Trasporti, Casartigiani e Fit-Cisl.

Il motivo dello sciopero è da ricondursi al Ddl Concorrenza che ha aperto a forme di trasporto pubblico non di linea, alternative come Uber e soggetti simili.

Questo permetterebbe quindi di spalancare il mercato agli operatori, anche stranieri, che utilizzano app e piattaforme per l’interconnessione tra passeggeri e conducenti.

Secondo i tassisti tale decisione penalizzerà un comparto, come quello dei taxi, che, in quanto amministrato come servizio pubblico, a tariffa regolata e con obbligo di servizio e turnazioni imposte, non ha l’agilità di concorrere con ci non è sottoposto a tali regole.

La protesta durerà 48 ore, dalla mezzanotte del 4 luglio alle 23.59 del 6 luglio.

I tassisti romani si sono dati appuntamento per martedì 5 luglio in piazza della Repubblica a Roma per far sentire la propria voce.

Il corteo

Dalle 10 alle 14 di martedì 5 luglio, un corteo di taxi da piazza della Repubblica raggiungerà piazza Madonna di Loreto (accanto a piazza Venezia), sfilando lungo viale Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, via dei Fori ImperialiPreviste deviazioni delle linee 5, 14, 16, 40, 50, 51, 60, 61, 62, 64, 66, 70, 71, 75, 82, 85, 105, 117, 118, 170, 360, 492, 590, 649, 714, 910, H.

Le ragioni delle associazioni di categoria

I tassisti chiedono di stralciare l’articolo 10 del Ddl Concorrenza. “Lo sciopero farà da spartiacque riguardo al destino dei tassisti. E’ una risposta ferma e irremovibile indirizzata a chi pensa di svendere il nostro lavoro e la funzione di servizio pubblico che svolgiamo“, riporta una nota firmata dalle 14 associazioni di categoria.

In quelle 48 ore dobbiamo dimostrare, come categoria che non siamo disponibili a nessun passo indietro, a nessun tipo d’accordo, a nessuna resa e che ci batteremo fino all’ultimo respiro, contro tutti quei parassiti che vorrebbero sottrarci il frutto della nostra fatica.

La realtà – proseguono le 14 sigle sindacali- è che la nostra battaglia è la lotta di 40.000 lavoratori contro la speculazione finanziaria, ma anche la difesa dell’utenza di un sevizio pubblico contro meccanismi come algoritmi e libero mercato che li andrebbero a strangolare nel momento del bisogno“.

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