Il sindaco Roberto Gualtieri arriva a Ostia Antica: cosa lo aspetta

“Punto stampa” del sindaco di Roma a Ostia Antica: le attese dei residenti riguardo ai problemi che meritano una soluzione

Sindaco di Roma Roberto Gualtieri

Nel pomeriggio di oggi, venerdì Primo luglio, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri sarà a Ostia Antica. Si tratta di uno dei cosiddetti incontri “Punto stampa” ovvero una delle passerelle d’ascolto dei cittadini alla presenza dei giornalisti.

“Punto stampa” del sindaco di Roma a Ostia Antica: le attese dei residenti riguardo ai problemi che meritano una soluzione

L’appuntamento è per le ore 16,30 davanti all’ingresso degli Scavi archeologici, in via dei Romagnoli 717. Da lì, mezz’ora dopo, la carovana si sposterà alla vicina stazione della Roma-Lido. Ancora quindici minuti e il gruppone capeggiato dal sindaco sarà alla rotonda semaforizzata della via del Mare. Alle 17,30 il cronoprogramma prevede una tappa agli ex lavatoi di via della Gente Salinatoria e, infine, alle 17,45 “traguardo” in piazza Gregoriopoli.

Ora, considerato che alle 19,00 Gualtieri dovrà essere al Parco della Caffarella per l’inaugurazione dell’area fitness, e calcolando che ci vorrà un’oretta per raggiungere in auto quella zona di Roma da Ostia Antica, viene da pensare che il sindaco dedicherà al massimo 90 minuti della sua attenzione ai problemi della cittadina medievale distesa lungo la via del Mare. Basteranno?

La risposta, ovviamente, è no. I problemi di Ostia Antica, perla turistica che potrebbe fare la fortuna del più remoto angolo del globo, sono annosi e talmente incancreniti che non basterebbe tour immersivi di settimane.

Proviamo a elencare quelli più pesanti. Il cavalcavia pedonale che collega la stazione all’area monumentale, per esempio. E’ una struttura vetusta, inadeguata e, soprattutto, rappresenta una barriera architettonica insormontabile non solo per i diversamente abili ma anche per gli anziani e per le mamme con i bambini piccoli. Il Campidoglio a dicembre 2020 (leggi qui) era stato diffidato dal Tribunale di Roma a migliorarne la fruibilità perché “discriminatorio nei confronti delle persone con difficoltà alla deambulazione”. Era stato dato un tempo di sei mesi per rimuovere le barriere architettoniche ma non è stato fatto.

C’è poi il “tappo” che quotidianamente gli automobilisti devono subire per l’irrisolta fluidificazione del nodo viario semaforico della via del Mare con via di Castelfusano. Con Alemanno sindaco vennero stanziati tre milioni di euro, somma necessaria per espropriare il vivaio di via Ostiense e realizzare una grande rotatoria in sostituzione del semaforo. Che fine ha fatto quel progetto? Dove sono i fondi stanziati? Finora nessuno ha risposto e si spera che con Gualtieri arrivi un po’ di chiarezza.

In via della Gente Salinatoria, poi, c’è una struttura che rappresenta l’anima popolare di Ostia Antica: si tratta dei vecchi lavatoi. Con la Giunta Marino, il manufatto è stato ristrutturato (spesa circa mezzo milione di euro) ma da anni quel gioielli giace tra erba incolta e atti vandalici (leggi qui).  Cosa se ne intende fare? Chi lo gestirà?

Molte altre sono le questioni che attendono una risposta: la zona 30 di via dei Romagnoli diventerà isola pedonale con deviazioni del traffico fuori del centro abitato? I rifiuti dei ristoranti che vengono addossati alle mura di Gregoriopoli troveranno una diversa dislocazione per un maggiore rispetto della Storia del luogo? Il Parco dei Ravennati sarà finalmente dotato di un efficiente sistema antincendio? Ostia Antica potrà contare su uno sforzo reale e non strumentale dell’amministrazione (leggi qui) a sostegno della sua candidatura a patrimonio dell’Umanità Unesco? Come giustificherà la presenza di un centro di trattamento di rifiuti da 400 tonnellate al giorno (leggi qui) a poche centinaia di metri da quei “gioielli di famiglia”?

Già che ci siamo, qualcuno gli chiederà cosa intende fare delle deleghe sul Litorale che ha ritirato, con atto d’imperio, al X Municipio facendo regredire il decentramento amministrativo di trent’anni?

Intanto, godiamoci la Festa dell’Unità sotto i pini di via Gesualdo.

Il parere: se Roma blinda Ostia contro le spinte autonomistiche