Ostia: Flavio Insinna, come annunciato nei giorni scorsi (leggi qui), quest’oggi, venerdì 24 giugno, alle 11.30 ha visitato il centro Paraplegici “Gennaro Di Rosa”. La visita ha avuto la valenza di celebrare la ricorrenza, che cade nel mese di giugno, dei 65 anni della struttura lidense.
Nel visitare il centro paraplegici “Gennaro Di Rosa”, Insinna racconta alcuni aneddoti relativi al suo legame con lo sport paralimpico grazie alla figura del padre medico
Inoltre il celebre presentatore ed attore è il protagonista principale di “A Muso Duro”, realizzato in memoria del professor Antonio Maglio, da tutti ritenuto il padre della sport-terapia in Italia, vicedirettore e primario del Centro Inail per paraplegici di Villa Marina oggi Centro Paraplegici di Ostia.
Il film ha raccontato proprio la sua splendida storia: medico e accademico che con la sua operosità contribuì a creare la prima Paralimpiade. Per le scene del film recitato da Insinna, il regista Marco Pontecorvo scelse proprio Ostia come set per le riprese (leggi qui).
Commosso ed emozionato davanti alla platea, Flavio Insinna racconta dei suoi contatti con il mondo dello sport paralimpico, una sorta di “questione di famiglia per lui”: “Mio papà faceva il medico – racconta – e quando ho iniziato a sentire parlare dei problemi della regione non ero a conoscenza così approfondita della figura di Maglio e dello sport paralimpico, ero un bambino. E anche se non sono stato un atleta del vostro livello – dice rivolgendosi agli atleti presenti – a 10-11 anni, come premio per la mia promozione a scuola, lui che per anni lavorò al Santa Lucia, era a capo della spedizione sportiva italiana che andò in Canada e mi portò alle Paralimpiadi di Montreal del 1976″.
“Roberto Valori – rammenta – che ora è a capo del nuoto paralimpico lo ricordo ancora bene in acqua, un vero e proprio delfino, quando lo incontrai per me fu una grande emozione che porto ancora adesso nel cuore. Ho uno splendido ricordo dello stesso professor Maglio, che da piccolo incontrai per i corridoi del Santa Lucia e rividi anche in Canada, davvero una persona unica”.
La Dott.ssa Francesca Milito, Direttore Generale ASL Roma 3, ha così commentato il sessantacinquesimo anniversario del “Gennaro Di Rosa”:
“Una giornata particolarmente significativa per noi, perché proseguiamo in una tradizione che ha portato Ostia e ha portato l’Italia a essere nota a livello mondiale per avere ridato una possibilità dei pazienti paraplegici, che hanno continuato ad avere una vita, anche sportiva, qualitativamente adeguata. Questo centro, al contempo, ha saputo dimostrare di avere la capacità di prendersi cura a trecentosessanta gradi delle persone, ridando loro una propria dimensione nel tessuto sociale permettendo il loro reinserimento a seguito di eventi negativi che hanno portato ad una disabilità“.
Focus sul centro Paraplegici
Era il 1° giugno 1957 quando l’INAIL, con 38 pazienti e 100 posti letto, inaugurò Villa Marina, oggi Centro Paraplegici di Ostia. A Villa Marina vennero forgiati i primi campioni paralimpici, infortunati sul lavoro e approdati, da tutta Italia, sul litorale romano per la cura.
Una struttura eccellente, che si rivelò un’eccellenza nel panorama nazionale e successivamente internazionale, facendo diventare Ostia epicentro dello sport per disabili.
Servizio video di Giorgia Perla
Le Paralimpiadi con “A muso duro”: Ostia e Antonio Maglio su RaiUno (VIDEO)
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