Allarme in Vaticano: spari contro auto che sfonda le transenne

Spari e inseguimenti mentre il Papa si prepara all'Angelus davanti a ventimila fedeli

Allarme e spari in Vaticano stamattina. La guardia svizzera chiude l’ingresso al Sant’Uffizio perché si teme un attentato terroristico. Invece  a sfondare le transenne di protezione al Vaticano era un albanese pregiudicato alla guida di una Bmw, che non si era fermato all’alt dei carabinieri su corso Vittorio Emanuele II. Alla fine è stato arrestato da carabinieri e polizia dopo un inseguimento per le vie di Roma e dei colpi di pistola esplosi per strada.

Spari e inseguimenti mentre il Papa si prepara all’Angelus davanti a ventimila fedeli

L’allarme scatta alle 10. Un automobilista non si ferma all’alt dei carabinieri in via della Conciliazione e scappa a folle velocità sfondando le transenne della città vaticana. La segnalazione permette ad una volante della polizia di intercettare l’auto. Ne nasce un inseguimento terminato con lo scontro tra la volante e la Bmw, guidata, appunto, da un cittadino albanese di 37 anni, in via Gregorio VII, dopo piazza Pio XI, dove passanti e residenti hanno avuto paura.

Una colonna di auto di carabinieri e polizia si è, infatti, fermata lungo via Gregorio VII. Con non poca fatica, vista le condizioni esagitate del 37enne, gli operanti sono riusciti a bloccarlo anche con degli spari alle ruote dell’auto.

Durante la fuga il malvivente ha gettato dal finestrino un portafoglio e un orologio di ultima generazione, probabile provento di furto e ora al vaglio ora degli investigatori. Due poliziotti sono rimasti feriti. Sono in corso gli accertamenti.

La ricostruzione

Una pattuglia dei carabinieri aveva notato qualche minuto prima la Bmw che si aggirava con fare sospetto lungo corso Vittorio Emanuele. L’uomo al volante si è accorto della presenza dei militari e ha cominciato ad aumentare la velocità fino a raggiungere via della Conciliazione dove ha imboccato la corsia laterale fino al colonnato e quindi ha speronato un’altra gazzella dei carabinieri, facendola finire contro un blindato. È stato in quel momento che i militari dell’Arma hanno circondato la Bmw, ma il conducente ha tentato di travolgerli.

Uno dei carabinieri ha esploso un colpo di pistola che ha centrato una delle ruote della vettura. Più avanti l’auto è stata bloccata da una volante della polizia. Una prima volante è stata speronata ma poi altre due hanno fermato l’albanese. Era in stato confusionale, probabilmente sotto effetto di droga e alcol.

Il fuggiasco è stato dapprima condotto in commissariato e quindi al pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito per gli accertamenti di rito.

Secondo la Gendarmeria vaticana  – al momento dell’irruzione dell’auto – erano presenti in Piazza San Pietro per la recita dell’Angelus con Papa Francesco circa 20 mila fedeli.

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Un Angelus molto seguito dove Papa Francesco, al termine, ha invitato a non dimenticare “il martoriato popolo ucraino, in questo momento popolo che sta soffrendo. Io vorrei che rimanga in tutti voi una domanda: cosa faccio io oggi per il popolo ucraino? Prego? Mi dò da fare? Cerco di capire? Cosa faccio io oggi per il popolo ucraino? Ognuno si risponda nel proprio cuore”.

Francesco ha parlato anche del Myanmar. “Giunge ancora dal Myanmar il grido di dolore di tante persone a cui manca l’assistenza umanitaria di base e che sono costrette a lasciare le loro case bruciate per sfuggire alla violenza”.

“Mi unisco all’appello dei vescovi di quell’amata terra perché la comunità internazionale non si dimentichi della popolazione birmana, perché la dignità umana e il diritto alla vita siano rispettati come i luoghi di culto, ospedali e scuole”.

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