Rogo al Tmb, più diossina nell’aria ma nei limiti

In base agli ultimi dati di Arpa nell'area del rogo del Tmb sarebbero stati registrati valori di diossina in aumento, ma senza superare la soglia di allarme indicata dall'Oms

Diossina in aumento, ma senza superare i limiti. Lo riferisce l’Arpa Lazio dopo aver esaminato i rilievi effettuati ieri e oggi nell’area dell’incendio di mercoledì al Tmb di Malagrotta.

In base agli ultimi dati di Arpa nell’area del rogo del Tmb sarebbero stati registrati valori di diossina in aumento, ma senza superare la soglia di allarme indicata dall’Oms

“Per l’incendio che si è verificato nell’area di Malagrotta a Roma, i dati relativi alle diossine, anche se in aumento rispetto ai giorni precedenti, rientrano nei limiti indicati dall’Oms pur evidenziando la presenza di “una fonte di emissione”. Quindi al momento non si registrano situazioni allarmanti”, si legge nella relazione sul monitoraggio della qualità dell’aria effettuato da Arpa.

In particolare, per quanto riguarda la diossina, i campionamenti fatti nell’area sono due, il primo stamattina e il secondo oggi pomeriggio: in entrambi i casi i valori rientrano nei parametri stabiliti dall’Oms, cioè 0,3 pg/m3.

“Il valore del primo campione è inferiore al valore di riferimento individuato dall’Oms per l’ambiente urbano (0,2 pg/m3) – si legge legge nel documento -. Il valore del secondo campione è pari al valore di riferimento individuato come indicativo della presenza di una sorgente locale di emissione”, ovvero 0,3 pg/m3.

L’Arpa nel suo rapporto sottolinea che “i valori del particolato (PM10 e PM2.5) misurati il 15 giugno nelle centraline dei comuni di Roma e Fiumicino non evidenziano un generale incremento delle concentrazioni rispetto ai giorni precedenti e non si rilevano superamenti del limite giornaliero del PM10”.

L’analisi degli altri inquinanti (biossito di azoto, benzene) misurati presso la stazione di Malagrotta “evidenzia concentrazioni al di sotto dei limiti di legge”. Le concentrazioni sono raddoppiate ieri rispetto ai precedenti valori medi “per il venir meno della spinta delle polveri verso l’alto presente nelle prime e più attive fasi dell’incendio”.

Perché c’è ancora il forte odore

“Il forte odore percepito nell’area dell’incendio e in numerose zone della città è legato alla presenza collettiva in aria di un insieme numeroso di composti chimici diversi – osserva ancora Arpa – Tale inquinamento non può essere rilevato e quantificato attraverso il monitoraggio dei singoli inquinanti (particolato, biossido di azoto, benzene, biossido di zolfo)”.

Dal Comitato Valle Galeria Libera, intanto, arriva la segnalazione sui malori avvertiti da tanti abitanti dell’area (leggi qui), bruciori agli occhi e alla gola, conati di vomito e giramenti di testa.

Il monitoraggio e lo smassamento

L’Arpa Lazio ha installato dei campionatori che serviranno a verificare gli effetti sulla qualità dell’aria.

Nei prossimi giorni saranno effettuate nuove analisi. Oggi nell’area del rogo sono ancora presenti dei focolai sparsi sui quali continuano a essere effettuate operazioni localizzate di spegnimento, messa in sicurezza, smassamento e bonifica da parte dei vigili del fuoco.

L’Istituto zooprofilattico e l’Asl procederanno al monitoraggio sulle colture e sugli allevamenti zootecnici.

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

Rogo al Tmb, il Comitato: in tanti al pronto soccorso (VIDEO)