Una vita dedicata ai bambini dell’Infernetto, dopo 40 anni la maestra Elisabetta va in pensione

Una storia di dedizione e devozione all'insegnamento e ai bambini

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Infernetto: dopo quarant’anni di servizio e una vita intera passata sulla cattedra e in mezzo ai bambini, la maestra Elisabetta Bissacot va in pensione. I ricordi più belli e il saluto dei colleghi dell’Istituto Comprensivo “Wolfang Amadeus Mozart.”

Una maestra storica saluta in questi giorni il mondo della scuola dell’Infernetto

È la maestra Elisabetta Bissacot, per chi l’ha conosciuta, “maestra Ely”, che lascia dopo aver dedicato 38 anni di insegnamento alla primaria, tutti svolti presso la scuola Mozart di Viale di Castel Porziano.

La storia della maestra Elisabetta è una delle tante storie di maestre “normali” ma nello stesso tempo eccezionali che hanno dedicato la propria vita all’educazione dei più piccoli, affiancando le famiglie nel difficile compito della crescita dei bambini.

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Una classe quinta che regala per la fine del ciclo di scuola un album con tutte le foto alla maestra Elisabetta

La sua storia inizia nei primi anni ottanta, quando giovane diplomata viene mandata come prima esperienza lavorativa proprio all’Infernetto.

«Per i primi anni lei era supplente, lo è stata per dieci anni – racconta commosso il marito Riccardoa quel tempo non esistevano i cellulari e ricordo che avevo dato come numero per le chiamate gli uffici del cantiere dell’infernetto dove la nostra casa era in costruzione. Andavamo lì tutte le mattine per non perdere le chiamate per le sostituzioni, infatti lei era sempre presente e disponibile.»

«Mia moglie ha svolto il suo lavoro senza mai un giorno di assenza – aggiunge il marito con orgoglio – è stata sempre nella stessa sede, ha insegnato a circa mille ragazzi dell’Infernetto e tutti la portano nel cuore, nessuno escluso. Quella di andare in pensione infatti non è una sua scelta, deve farlo per limiti di età.»

«Ricordo con grande felicità quando è passata di ruolo, nel 1985, era in graduatoria al numero 600 – conclude – ci siamo recati alla sede del Provveditorato e abbiamo aspettato che tutte le altre colleghe scegliessero la sede. Quando parlavano dell’Infernetto dicevamo che era considerato un quartiere disagiato, per scoraggiarle sulla scelta e così ha avuto la fortuna di essere assegnata alla Mozart, dove è sempre rimasta. È una donna devota alla scuola e ai suoi ragazzi, un esempio da seguire.»

I ricordi e il saluto delle colleghe

maestra elisabetta
Campo scuola Pescasseroli 2005. La maestra Elisabetta con le colleghe Patrizia Emanuela e Barbara

«L’espressione “vorrei andare in pensione”, non l’ha mai sfiorata – racconta Patrizia Panzardi una collega storica – Elisabetta ha fatto un lungo, meraviglioso viaggio durato oltre 38 anni. È una maestra che nessuno avrebbe mai voluto salutare.»

«Una collega da imitare, creativa e piena di idee, è stata l’insegnate di mio figlio e di tantissimi ragazzi dell’Infernetto che sono cresciuti con lei e che ancora la portano nel cuore – aggiunge – Elisabetta ha dedicato tutta la sua vita alla scuola. È una donna straordinaria che non ha mai spezzato il legame con i suoi bambini a cui ancora manda gli auguri di compleanno. Spesso inventa ricorrenze, per esempio il giorno dei Pop-corn, è inimitabile, mancherà tantissimo, sarà difficile ritrovare una persona come lei. Cercheremo di seguire il suo esempio e di non deluderla. Ciao cara Ely, sarai sempre tra i banchi di scuola con noi.»

L’8 giugno per la maestra Elisabetta è stato l’ultimo giorno di scuola, martedì 14 giugno, proprio alla Mozart saluterà i colleghi e tutti gli allievi ed ex allievi.

«Elisabetta – conclude il marito – non lascerà i suoi bambini, il suo auspicio è quello di continuare a vivere nel mondo scolastico anche in forma di volontariato.»

 

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