Per cercare di legare a sé il fidanzato che l’aveva lasciata era arrivata a inventare la più grande bugia, una sorta di ricatto: aveva raccontato per mesi di essere incinta e poi di aver partorito, un maschietto. E’ uno degli espedienti ideati da una trentacinquenne romana per riagganciare l’ex, un coetaneo che per oltre un anno si è ritrovato, suo malgrado, perseguitato. La donna, infatti, lo pedinava e lo tempestava di chiamate e messaggi. E non solo per aggiornarlo sulla (finta) gravidanza.
Pur di riagganciare l’ex la donna inventa di aver partorito un bambino, un maschietto: ora lei è sotto inchiesta e lui ha dovuto cambiare casa
Ieri per l’innamorata ossessionata e senza scrupoli il pm Stefania Stefania ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di stalking aggravato. La vittima era talmente sfiancata dalle persecuzioni subite che aveva preso l’abitudine di rientrare a casa col casco, per lo meno fino a quando non ha cambiato proprio casa per tentare di sfuggire a ogni vessazione.
In base a quanto ricostruito dai magistrati di piazzale Clodio la vicenda inizia nel gennaio del 2018 e va avanti per circa un anno. La donna non accetta l’allontanamento di lui e quindi, ormai senza freni inibitori, prima con infinite insistenze e poi coi ricatti spera di riagganciare il loro rapporto. Una situazione che con il passare delle settimane assume una piega drammatica.
La donna finge pure di avere dei malori costringendo l’ex compagno a lasciare il posto di lavoro per correre da lei a soccorrerla e generando nella vittima “un grave e perdurante stato d’ansia”.
Spesso lei si presenta nei locali frequentati dall’ex e in un episodio citato negli atti dell’indagine si aggrappa allo sportello dell’auto di lui per tentare di fermarla.
Una situazione che si fa insostenibile quando la donna comunica al “fidanzato” di essere rimasta incinta di lui, lo aggiorna sulla finta gravidanza, fa temere per il bambino e alla fine inventa pure di aver partorito. “Non puoi tradire ora anche tuo figlio”, lo ricattava.
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