La denuncia, Fratelli d’Italia: “Giornata infernale all’anagrafe, il X Municipio è in ginocchio”

Ancora un blocco del sistema informatico dell'anagrafe per le carte d’identità ed esplode il caos. “E l’Ufficio Tecnico senza personale è allo stremo” denuncia il capogruppo di FdI in X Municipio

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Mattinata d’inferno all’ufficio anagrafe di via Claudio di Ostia. Il sistema informatico collegato al rilascio delle carte d’identità è andato in tilt e decine di utenti, in sala per l’appuntamento ottenuto dopo mesi d’attesa, hanno inveito contro i dipendenti. Come se non bastasse, contemporaneamente il direttore dell’Ufficio tecnico relazionava in Consiglio municipale sullo stato al collasso dei servizi che, a causa della carenza di organico, non riescono più a gestire l’ordinaria amministrazione.

Il sistema informatico dell’anagrafe per il rilascio delle carte d’identità si blocca ed esplode il caos. “E l’Ufficio Tecnico senza personale è allo stremo” denuncia il capogruppo di FdI in X Municipio

Mattinata difficile, dunque, quella di giovedì 9 giugno nel Palazzo del Governatorato. Da una parte gli utenti esasperati per l’ennesimo stop dei sistemi informatici, dall’altra la confessione all’assemblea dell’impotenza dell’Ufficio tecnico nel poter pianificare l’ordinaria amministrazione dei servizi.

Il blocco delle carte d’identità ha mandato su tutte le furie gli utenti che, dopo mesi d’attesa dalla fissazione online dell’appuntamento, hanno visto sfumare la possibilità di rinnovare la carta d’identità. “E’ una vergogna – racconta uno degli utenti – Mi sono preso un giorno di ferie al lavoro, ho dovuto portare con me due testimoni e tutto per niente. Ho cercato un responsabile per avere chiarimenti ma nessuno si è presentato agli sportelli”. Un episodio affatto isolato, che era stato denunciato appena una settimana fa (leggi qui) e già diverse volte negli ultimi mesi.

Mentre nei saloni dell’anagrafe di via Claudio infuriavano urla e parolacce, nell’altra ala del Palazzo del Governatorato, quella politica, andava in scena l’ammissione di impotenza da parte del dirigente dell’Ufficio Tecnico davanti agli amministratori locali. La carenza di personale, è la sintesi del discorso fatto dal direttore, è talmente grave che ci si può occupare delle emergenze e degli atti urgenti. Lo stesso funzionario, per esempio, ricopre la medesima carica ad interim in due diversi municipi. Non è un caso, evidentemente, se l’Ufficio tecnico si è trovato in qualche modo coinvolto nel “disguido” che ha fatto saltare l’evento di street food Mercato Europeo (leggi qui).

Ho suggerito al direttore di chiudere tutto e chiamare la Protezione civile – tuona Giuseppe Conforzi, capogruppo di Fratelli d’Italia – Inutile fare la lista della spesa delle cose che non funzionano. Prima che succeda l’irreparabile, quel funzionario farebbe bene a consegnare le chiavi agli organi politici. Questo municipio fa acqua da tutte le parti e i cittadini sono stanchi di vivere nei disservizi e nell’assenza di interventi. Il presidente Falconi tragga le conseguenze politiche e faccia un atto coerente e coraggioso nel rispetto di chi l’ha votato sperando nel miglioramento dei servizi”.

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