Roberto Wirth, il ricordo di chi lo ha conosciuto bene. I funerali a Trinità dei Monti

Il ricordo dell'imprenditore Roberto Wirth e del suo impegno nell'assistenza ai bambini sordi e sordociechi con la fondazione di CABSS Onlus, da lui creata

Roberto Wirth consegna il Premio Internazionale Evento Donna all'Ambasciatrice del Kosovo

Si svolgeranno a Roma nella mattinata di giovedì 9 giugno, alle ore 11,00, nella Chiesa di Trinità di Monti, i funerali di Roberto Wirth, l’imprenditore italiano proprietario dell’Hotel Hassler e straordinario talento del settore dell’ospitalità di lusso, venuto a mancare domenica mattina per un arresto cardiaco, all’età di 72 anni.

Wirth sordo dalla nascita, aveva proseguito in modo brillante e creativo l’attività di grande albergatore appartenuta a una lunga tradizione familiare, ma con qualcosa in più, rappresentato dall’esperienza di una formazione ed una vita vissuta intensamente, e ogni giorno per superare il limite della sua disabilità, per sé stesso e come grande esempio per gli altri. La figura professionale e umana di Roberto Wirth, la ricorda oggi Gioia Marina Pasquinelli, sua cara amica e madrina della Onlus CABSS, creata dal compianto imprenditore, per aiutare le famiglie di bambini sordi e sordociechi.

Il ricordo dell’imprenditore Roberto Wirth e del suo impegno nell’assistenza ai bambini sordi e sordociechi con la fondazione di CABSS Onlus, da lui creata

“Roberto diceva sempre due cose: ‘io mi sento romano’ e ‘bisogna essere sempre ottimisti'”. Inizia così il racconto di Gioia Marina Pasquinelli nel ricordare l’amico Roberto Wirth, a tre giorni dalla sua scomparsa su un campo da golf di Roma, a causa di un arresto cardiaco che non gli ha lasciato speranze all’età di 72 anni.

Roberto Wirth, il ricordo di chi lo ha conosciuto bene. I funerali a Trinità dei Monti 1

Giovedì 9 giugno, alle 11,00 nella Chiesa di Trinità dei Monti a due passi dal suo Hotel Hassler, questa meravigliosa casa di Roma, aperta agli ospiti di tutto il mondo, si svolgeranno i funerali e l’ultimo saluto a quest’uomo, di cui abbiamo appreso solo da pochi giorni, tante qualità umane, che oltre a quelle professionali, gli avevano fatto conquistare la stima e l’apprezzamento della società.

Roberto Wirth, era nato a Roma il 25 maggio del 1950, e venuto al mondo con un grave problema di sordità, che spinse la sua famiglia a mandarlo a frequentare già piccolissimo, una scuola speciale lontana da casa. Anni utili ma che furono tristi per questo bambino distante dagli affetti, come raccontò lui stesso molto più tardi nella sua autobiografia “Il silenzio è stato il mio primo compagno di giochi”.

Forse perché forgiato da un’infanzia già così complicata e diversa dagli altri, ed anche per uno spirito di rivalsa rispetto ad un destino ingiusto, Roberto Wirth prese a raggiungere uno dopo l’altro tanti successi nello studio, prima presso la scuola alberghiera “E. Maggia” di Stresa, e successivamente negli Stati Uniti, alla Gallaudet University di Washington DC e alla Cornell University di Ithaca, NY.

Dopo aver conseguito il Bachelor of Science in gestione alberghiera presso la Cornell University, ha lavorato a San Francisco e Honolulu per diversi anni prima di decidere di tornare a Roma e all’Hassler, di cui divenne proprietario solo nel 2001 dopo la morte di sua madre. Saranno ora i figli Roberto junior e la sorella Veruschka, a gestire il patrimonio di famiglia.

Nella sua lunga e brillante carriera Wirth è stato anche consulente per la gestione di diversi noti ristoranti all’estero, e fondando alla fine degli anni ’90, l’International Wine Academy of Roma, in un edificio del 1800 lungo la scalinata di Piazza di Spagna, che nel suo sogno di imprenditore, doveva essere un luogo in cui gli amanti del vino potevano incontrarsi per degustazioni e corsi.

Ha fatto della sua “diversità” un punto di forza

“Facendo parte del Comitato del Premio Internazionale Evento Donna – spiega Gioia Marina Pasquinelli -, lo avevo visto in buona salute il 30 maggio scorso, dove alla Protomoteca in Campidoglio aveva premiato l’Ambasciatrice del Kosovo, S.E. Sig.ra Lendita Haxhitasim. L’anno prima questo premio prestigioso, generalmente assegnato solo alle donne, è stato invece consegnato a lui, per lo speciale merito, collegato alla Onlus CABSS di sostenere le famiglie ma in special modo le mamme di bambini sordi e sordo-ciechi”.

E’ stata la sua volontà ma anche la sua diversità a fargli raggiungere tanti obiettivi, conosceva cinque lingue anche se da non udente totale leggeva il labiale:

“Per me è stato un fratello – prosegue la Pasquinelli – l’ho sempre sentito molto vicino vivendo il mondo della disabilità, rappresentando un grande esempio per me e per tutta la nostra famiglia, che lo ha sempre ammirato per l’umanità, la forza la tenacia e le sue grandi doti imprenditoriali. Resterò sempre vicina ai suoi figli e a CABSS, di cui ero stata nominata madrina, soprattutto nel reperire fondi per la Onlus. Non lo dimenticheremo mai, né dimenticheremo la sua forza nell’affrontare la diversità tout court, che può estendersi a tutte le disabilità”.

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Nella foto Roberto Wirth con Gioia Marina Pasquinelli, madrina della Onlus CABSS

L’espressione “Volere è potere” è vera più che mai nel caso di questo imprenditore, che anche contro la famiglia, si era imposto ed aveva preso le redini dell’Hassler, a cui aveva dato la sua carica giovanile e un rinnovamento dalla tradizione familiare. Aveva poi creato il palazzetto in Trinità dei Monti, l’Accademia del vino, e si era occupato del Borgo di Bastia Greti a Perugia, creato da sua madre. Poi il Parco del principe, acquistando una casa in stile gotico diventato luogo di ricevimenti a Montepulciano.

Anche di recente aveva comprato un vecchio albergo della famiglia Mannucci, a Città della Pieve, l’ultima fatica di una persona che non si fermava mai.

Roberto Wirth, lascia nel dolore i figli Roberto junior e Veruschka. 

Foto su gentile concessione di Gioia Marina Pasquinelli

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