Litorale Sud

Nettuno, si dimette il sindaco Alessandro Coppola: “Mi ero messo in gioco solo per amore della mia città”

Dimissioni del sindaco di Nettuno. Coppola: "Decisione presa per senso del dovere nei confronti della città"

Il Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola si è dimesso poche ore fa. Il primo cittadino che da alcuni giorni aveva preannunciato questa decisione, ha comunicato le sue dimissioni in una nota mandata al Prefetto di Roma, dopo un confronto avuto con la maggioranza.

Dimissioni del sindaco di Nettuno. Coppola: “Decisione presa per senso del dovere nei confronti della città”

Alessandro Coppola si è dimesso oggi dalla carica di sindaco della città di Nettuno, con una nota trasmessa al Prefetto di Roma e dichiarando:

“Non ci sono ad oggi le condizioni per proseguire questo percorso amministrativo. Ho deciso di dimettermi e di prendermi un momento di riflessione per capire se esiste la possibilità, seppur minima, di ripartire”.

In venti giorni ora sarà necessario trovare il sostegno di una maggioranza per non far cadere definitivamente l’Amministrazione Coppola, entrata in crisi con l’inchiesta delle DDA di Roma sulla ndrangheta presente sul litorale, e che aveva creato una situazione di subbuglio all’interno del Comune, come abbiamo spiegato in questo articolo (leggi qui), anche se ad oggi, nessun politico risulta indagato.

Le dimissioni immediate e le nuove elezioni erano state richieste dal centrosinistra già a seguito delle dimissioni del vicesindaco e assessore a sport, turismo e spettacolo Alessandro Mauro e del presidente del consiglio comunale Giuseppe Barraco, che avevano ulteriormente decurtato la maggioranza: su 25 consiglieri comunali ne erano rimasti 11.

“E’ un giorno triste – ha aggiunto Coppola – poiché mi sono messo in gioco solo per amore della mia città e oggi, proprio questo sentimento mi ha portato a questa decisione. Quando questa situazione si sarà conclusa, chiarirò le motivazioni che mi hanno spinto a questo passo“.

Intanto, come spiegato in questo articolo (leggi qui), le due commissioni prefettizie che dovranno decidere se sciogliere o meno le amministrazioni comunali di Anzio e Nettuno per possibili infiltrazioni della Ndrangheta, hanno una proroga di tre mesi per valutare la documentazione acquisita tra bandi e appalti, ma soprattutto affidamenti diretti di lavori.