Nettuno, le mogli gelose svelano centrale di prostituzione: clienti agganciati via internet

Sequestrato un centro benessere a "luci rosse" a Nettuno: scoperta attività di prostituzione pubblicizzata con volantini e un sito web locale

Nettuno: è stato posto sotto sequestro dai Carabinieri della Stazione di Nettuno, un Centro benessere della località balneare gestito da un donna cinese di 51 anni. L’attività commerciale era stata segnalata numerose volte dai residenti per continui via vai di donne vestite con abiti succinti, che avevano acceso il sospetto di una casa di tolleranza anche per le attività proposte ai clienti, ben diverse da massaggi e pedicure.

Sequestrato un centro benessere a “luci rosse” a Nettuno: scoperta attività di prostituzione pubblicizzata con volantini e un sito web locale

Era pubblicizzato come un Centro benessere, ma senza veli, proponeva con depliant e tramite un sito web locale, anche prestazioni dall’esplicito contenuto sessuale. Per questo i Carabinieri della stazione di Nettuno, anche a seguito di alcune segnalazioni giunte dai residenti della zona, tra cui donne insospettite dalla frequentazione del centro da parte dei mariti, hanno avviato le verifiche sull’attività commerciale.

Per meglio comprendere cosa si svolgesse realmente all’interno del “finto” Centro benessere, con le finestre oscurate e rivestito di manifesti promozionali, un carabiniere si è finto cliente e presentatosi alla porta è stato accolto da una donna orientale vestita con abiti succinti, che gli ha illustrato tutte le prestazioni in volantino, e che senza il bisogno di usare troppa immaginazione, facevano chiaramente capire cosa potersi aspettare dalle sedute.

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A seguito del sopralluogo del militare, i Carabinieri di Nettuno, hanno quindi deciso di intervenire con più approfondite verifiche, scoprendo che il locale, aperto al pubblico 24 ore su 24, era gestito da una donna cinese di 51 anni, ritenuta la maitresse, gravemente indiziata per favoreggiamento alla prostituzione di una connazionale di 30 anni.

All’interno del centro sono stati rinvenuti e sequestrati anche diversi telefoni cellulari utilizzati per contattare i clienti, e duemila euro in contanti probabile provento delle prestazioni sessuali offerte.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri hanno permesso di raccogliere indizi di colpevolezza sufficienti a far arrestare la 51enne cinese risultata clandestina sul territorio nazionale, e ora anche indagata per favoreggiamento della prostituzione. La donna è stata condotta nel carcere romano di Roma Rebibbia, in attesa della convalida.

L’immobile che intanto è stato posto sotto sequestro penale, è risultato di proprietà di un nettunese che si è dichiarato e a tutti gli effetti risulterebbe estraneo ai fatti. Mentre sempre per favoreggiamento della prostituzione, nell’ambito della medesima indagine è stata denunciata la donna che si occupava del sito internet locale utilizzato dall’arrestata per pubblicizzare le prestazioni sessuali offerta dall’esercizio sequestrato.

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