Roma-Feyenoord, tafferugli a Tirana: rispediti in traghetto 51 tifosi romanisti

Tafferugli e scene da guerriglia urbana a Tirana la notte prima della finale di Conference League tra Roma e Feyenoord. Si sono contati 19 agenti feriti (di cui uno accoltellato), una sessantina di tifosi fermati, e altri, a decine, rispediti fuori dall’Albania. La Polizia di Tirana ha reso noto, in particolare, di aver fermato 60 tifosi di Roma e Feyenoord, a seguito degli incidenti: 12 olandesi e 48 italiani.

Tafferugli a Tirana nella notte prima della finale, decine di tifosi giallorossi sono stati fermati e altrettanti rispediti a Roma

Cinquantuno tifosi della Roma “considerati pericolosi hooligans” sono stati, invece, rispediti in traghetto. Intanto dalle prime ore di oggi, 25 maggio, continuano ad arrivare a Tirana migliaia di tifosi, anche senza biglietto, per assistere alla sfida.

La situazione nella capitale albanese è tornata alla normalità nella mattinata, ma anche grazie al presidio di  tremila agenti. Si teme però che dopo la finale potrebbero verificarsi altri tafferugli. L’allarme sicurezza – fanno sapere dall’Albania – rimane, quindi, alto.

Da Roma tifosi con coltelli e barre di ferro

I tifosi accompagnati nei commissariati sono stati trovati in possesso di coltelli, oggetti pirotecnici e barre di ferro. Uno dei nostri agenti feriti è stato ferito proprio da una coltellata”, ha fatto sapere il vicedirettore della Polizia di Stato albanese, Albert Dervishi.

Siamo anche in contatto con la Figc affinché questi individui non possano più avere accesso negli stadi“, ha aggiunto l’alto funzionario di polizia specificando il dato dei 51 sostenitori della Roma rimpatriati in nottata.

Faccio un appello ai cittadini albanesi a stare lontani dalle fan zone dei tifosi olandesi e italiani – ha detto ancora Dervishi – e di evitare le provocazioni. Ai cittadini italiani e olandesi faccio invece un altro appello, quello di comportarsi come cittadini europei.

I tifosi rischiano fino a 7 anni di carcere in caso di attacco

“Qui la legge sarà rigorosamente rispettata, e non obbedire agli ordini della polizia e resistere agli attacchi alle forze dell’ordine sono reati che secondo la legislazione albanese vanno condannati con una pena fino a sette anni di reclusione”.

Siamo impegnati – ha concluso il vicedirettore della Polizia albanese – ad opporci a ogni atto di violenza, a garantire l’ordine e la sicurezza e il normale svolgimento della partita di questa sera“.

Preoccupazione a Roma

C’è preoccupazione anche a Roma; si temono danneggiamenti e atti vandalici, in particolare a conclusione della partita, sia in caso di vittoria che di sconfitta.

In seguito ai tafferugli a Tirana sono stati feriti 19 agenti, di cui uno accoltellato, danneggiati 4 veicoli della polizia. Durante gli scontri 5 albanesi, 3 italiani e 2 olandesi sono stati inviati a centri sanitari per l’assistenza medica.
Per i 48 italiani tifosi giallorossi scortati negli uffici di Polizia albanese dopo gli scontri fanno sapere dall’Albania “sono in corso in collaborazione con la Procura distrettuale giudiziaria di Tirana sono in corso atti processuali”

Intanto sono stati ripristinati i trasporti pubblici (leggi qui), dopo la decisione di ieri di bloccare i bus nelle ore cruciali della partita trasmessa a Roma sui maxischermi dell’Olimpico per evitare assalti e danneggiamenti. Una decisione contestata, però, non solo dai tifosi ma anche dai pendolari. 

La reprimenda dell’ambasciatore

Ai romanisti che sono già o stanno arrivando a Tirana e sono senza biglietto della partita, e credo siano tanti, dico di andare nella ‘fan zone’ a loro riservata, che è un parco praticamente ‘sigillato’ che si trova a sud dello stadio“.

A rivolgere l’invito l’ambasciatore d’Italia in Albania, Fabrizio Bucci, che si confessa “romano e romanista” e che sarà presente “con la mia sciarpa giallorossa al collo”  all’Arena Kombetare per assistere alla finale di Conference League Roma-Feyenoord.

Spero di godermi la partita“, si augura. Intanto ha approntato in ambasciata “una task force che da due giorni è al lavoro H24 per essere pronti a ogni evenienza e fornire assistenza. Io, per prima cosa, devo assicurarmi che la macchina funzioni“.

Ma l’ambasciatore Bucci vuole anche dire qualcosa su coloro, di fede romanista, che sono stati fermati dalle forze dell’ordine o perfino già rimpatriati. “Sono pseudo-tifosi – dice Bucci -. Alcuni di loro ci risulta che siano stati fermati perché hanno tentato di superare il cordone di protezione frapposto dalla polizia in centro.

Altri sono stati trovati con coltelli, cric e mazze e allora, parlando da tifoso, dico che questo è sport, e non una battaglia. Chi va alla partita come se andasse in guerra è un delinquente e credo non ci sia altro da aggiungere”.

C’è il tempo anche di una raccomandazione: “Il nostro forte suggerimento alle autorità di qui di non servire alcol in contenitori di vetro è stato ascoltato – dice l’Ambasciatore – ma è già da ieri che girano gruppi di supporter olandesi ubriachi e quando sono in queste condizioni diventano pericolosi, come si è visto ieri sera: fate attenzione”.

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