Fregene, con la truffa del “finto nipote” rubano oro e gioielli agli anziani

Sono numerose le truffe perpetrate ai danni degli anziani, con particolare focus ai raggiri operati in casa, alle poste o quando le persone di una certa età sono alla guida di veicoli

Fregene: una truffa terribile, che è andata a buon fine ai danni di alcune famiglie. Nel dettaglio è entrata in azione la banda del “finto nipote”, veri maghi dell’inganno, che li hanno terrorizzati, e poi, per dare agli anziani una scappatoia, si sono fatti dare ingenti quantità di denaro.

Sono numerose le truffe perpetrate ai danni degli anziani, con particolare focus ai raggiri operati in casa, alle poste o quando le persone di una certa età sono alla guida di veicoli

In ordine di tempo, dopo la truffa del pacco postale che è costata tutto quello che aveva ad un’anziana di Genzano (leggi qui), ad essere ingannata è stata una coppia di un centro agricolo vicino Fregene.

Tutto parte da una telefonata in casa giunta giorni fa.

L’uomo si è presentato alla nonna di Andrea, nome di fantasia che useremo per raccontare la vicenda,  come un carabiniere e in tono concitato ha pronunciato la frase: “Signora, suo nipote ha subito un grave incidente stradale”.

L’anziana, terrorizzata, è andata nel pallone e ha raccontato dettagli utili ai truffatori per poter perpetrare il loro raggiro.

A quel punto dall’altro capo del telefono chiedono una grande somma di denaro per risolvere il problema con quale Il fantomatico Maresciallo riuscirebbe a sistemare tutto: 5mila euro.

L’anziana donna dice che non ha tutti quei soldi in casa e allora il finto carabiniere dichiara che vanno bene anche oro e gioielli.

La truffata prende allora tutto quello che ha di prezioso per salvare il nipote, toglie al marito persino una catenina d’oro al collo e mette tutto in una scatola.

Il finto Maresciallo e un complice allora si presentano poco dopo nella abitazione dell’anziana accorrendo con un’auto nera con strisce arancioni, come hanno dichiarato alcuni residenti.

Consegnato il tutto, vanno via e la raggirata si rende conto dell’errore commesso, per un bottino di migliaia di euro.

Altra famiglia, stavolta a Maccarese, e altra chiamata, questa volta chi telefona è un finto nipote che spiega alla nonna di avere una emergenza e deve farsi recapitare un pacco a casa sua, poi cade la linea.

Dopo pochi minuti squilla ancora il telefono e una ragazza chiede l’indirizzo di casa per la spedizione.

Terza telefonata, è ancora il finto nipote che chiede alla nonna di pagare 750 euro per sanare il problema e ricevere il pacco.

In questo caso la signora è più “sveglia”, chiama i parenti che le dicono di bloccare ogni scambio di denaro e scopre la truffa prima della consegna e i carabinieri arrivano per bloccare il malvivente ma non si presenta nessuno, evidentemente i criminali hanno capito di essere stati scoperti.

Tuttavia il problema delle truffe in zona resta forte, tanto che il 10 maggio c’è stato il primo incontro alla centrale di polizia di Fiumicino, alla presenza del primo dirigente del Commissariato di Fiumicino, dottoressa Stefania D’Andrea: consegnati depliant e locandine contenenti i consigli per proteggersi dai raggiri, specialmente a casa, in auto o negli uffici postali, i luoghi maggiormente battuti dai malviventi per operare i loro loschi traffici ai danni delle persone di una certa età.

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