Genzano, stalker devasta il locale della ex e la malmena: arrestato

Il locale è stato completamente raso al suolo a mani nude dall'ex fidanzato di una tatuatrice, che è stata refertata con una prognosi di 30 giorni per le percosse subite

Genzano: un 43enne non si è fatto mancare nulla e ha devastato il locale della ex, un negozio di tatuaggi e l’ha malmenata, prima di essere arrestato dalle forze dell’ordine.

Il locale è stato completamente raso al suolo a mani nude dall’ex fidanzato di una tatuatrice, che è stata refertata con una prognosi di 30 giorni per le percosse subite

Obbligata ad una prognosi di 30 giorni, la ex del bruto se l’è vista brutta, vedendo tutto il frutto del suo sacrificio raso al suolo a mani nude.

Poi il quarantenne l’ha picchiata selvaggiamente ed ha devastato il negozio, buttando giù una vetrata e sfasciando il mobilio e tutte le suppellettili. E come se non bastasse, incurante della presenza di clienti che non sapevano come fermarlo.

Erano stati insieme per circa 6 mesi e lui non aveva accettato la fine della loro tormentata relazione amorosa ed è entrato ieri, sabato 30 aprile, nel suo locale di via XXV aprile con le intenzioni chiare: fare una carneficina, verso le 17.30.

Urla, schiamazzi, pesantissimi insulti e poi l’azione violenta, voleva a tutti i costi che tornassero insieme ed è passato alle pesantissime vie di fatto. Un portatile sfasciato, scrivania divelta e buttata per aria: non si è salvato davvero nulla all’interno del locale.

Poi, intuito l’arrivo della polizia chiamata dai clienti l’aggressore si è dato alla fuga ed è uscito dal locale ma non ha fatto in tempo, è stato arrestato qualche centinaia di metri all’esterno della attività.

La prognosi parla chiaro, dopo i soccorsi del personale medico dell’Ares 118 la ragazza è dovuta accedere in codice rosso al Nucleo Operativo di Controllo Regionale di Ariccia: fratture ad una vertebra, trauma cranico e ferite sparse, davvero un massacro.

Tutto era stato però annunciato circa due ore prima, quando verso le 15 della stessa giornata avevano avuto una violenta lite telefonica e poi il desiderio di vendetta che ha spinto il violento a diventare una belva e a farsi giustizia da solo, fino all’arrivo delle forze dell’ordine.

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