Dal Primo maggio cambiano le regole anche riguardo all’obbligo del green pass. Non solo, dunque non si potrà imporre l’uso della mascherina chirurgica (leggi qui) ma si potrà fare a meno di tenere aggiornato ed esibire il certificato verde.
Da domenica Primo Maggio decade l’obbligo del green pass nella maggior parte dei luoghi frequentati dal pubblico. Ecco il dettaglio
Con il Primo Maggio sarà definitivamente congelato il Green Pass. L’unica eccezione riguarda l’ingresso e la frequentazione delle Rsa (Residenze Sanitarie Assistenziali) dove l’obbligo permane almeno fino al 31 dicembre. Il certificato verde non sarà più obbligatorio, anche se i virologi invitano comunque a completare il ciclo vaccinale. «Molti, oggi, – ha dichiarato pubblicamente il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri – non stanno facendo la terza dose e questo pone dei problemi, soprattutto per determinate fasce di età e determinate patologie».
Un’altra eccezione, ma solo per un mese, riguarda i turisti che vengono a visitare l’Italia: sono infatti prorogate fino al 31 maggio le disposizioni per gli arrivi dai Paesi esteri, che prevedono il Green pass o un tampone rapido.
Significa, dunque, che si può fare a meno di vaccinarsi? No. Resta, infatti, in vigore fino al 15 giugno l’obbligo di vaccinazione per gli over 50, forze dell’ordine e comparto scuola: queste categorie, se non si vaccineranno, continueranno ad incorrere nella sanzione prevista di 100 euro. Ai visitatori delle Rsa e agli operatori sanitari continuerà ad essere richiesto fino al 31 dicembre il ciclo di vaccinazione primario più l’effettuazione di un tampone oppure la vaccinazione con tre dosi.
Cosa cambierà dal 15 giugno
Dal 15 giugno l’Italia dirà addio alle mascherine anche al chiuso. Contestualmente, con il termine delle lezioni nelle scuole, decadrà anche l’obbligo nelle aule. Alla stessa data verrà meno l’obbligo vaccinale per gli over 50, forze dell’ordine e lavoratori delle scuole. Il 31 agosto scadrà lo smart working (quello automatico ovvero senza accordo sindacale preventivo), mentre il 31 dicembre scadrà l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari e i lavoratori di ospedali e Rsa.
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