Pochi treni e cantieri fermi: il comitato dei pendolari della Roma Lido in Campidoglio

I rappresentanti del comitato dei pendolari hanno consegnato un dossier alla presidente dell'Assemblea Capitolina

Il Comitato dei pendolari della Roma Lido oggi ha consegnato in Campidoglio un dossier per rappresentare tutti i guai della tratta a partire dal più grave ossia il taglio delle corse giornaliere (passate dalle 178 del febbraio 2020 alle attuali 99) e per proporre il passaggio di due treni dalla Metro A.

I rappresentanti del comitato dei pendolari hanno consegnato un dossier alla presidente dell’Assemblea Capitolina

A prendere in consegna il dossier la presidente della assemblea capitolina Svetlana Celli che ha ricevuto una delegazione dei pendolari anche della tratta Roma Nord alla presenza di alcuni capigruppo dei partiti, che siedono in Assemblea Capitolina, come Valerio Baglio (Pd), Francesco Carpano (Azione) e Ferdinando Bonessio (Verdi).

Un incontro promesso dopo l’Assemblea pubblica, organizzata dai comitati dei pendolari – compreso quello della Roma Nord – il 5 aprile in piazza del Campidoglio.

È stata un’occasione per evidenziare alcuni dei problemi legati alle ferrovie ex concesse, in particolare della tratta Roma Lido, che rientrano e resteranno nelle competenze di Roma Capitale”, hanno fatto sapere i rappresentanti dei pendolari.

Le richieste

Oltre il problema prioritario dei treni mancanti – ha riferito il Comitato dei pendolari della Roma Lido – che ci costringe a frequenze irregolari e altamente al di sopra degli standard, con sole 99 corse al giorno, quando ne avevamo 178 fino a febbraio 2020, e per i quali è stata ribadita la necessità dello spostamento di almeno due treni dalla Metro A, come peraltro chiesto dai territori e all’unanimità dai consigli dei municipi X e IX”.

Si è chiesto, inoltre, di avere contezza relativamente ai cantieri delle stazioni ferme da 4 anni – hanno aggiunto – delle opere accessorie della stazione Acilia Sud Dragona, degli impianti di traslazione fermi nella maggior parte delle stazioni della tratta e che impediscono l’accesso a non normo dotati, della nuova stazione prevista e finanziata di Giardino di Roma”.

roma-lido

La Presidente e i capigruppo presenti, cui è stato lasciato un dossier di approfondimento, si sono impegnati a rispondere in un prossimo incontro previsto nel giro di qualche settimana, partendo nell’affrontare alcuni degli argomenti trattati. Li prenderemo sul serio.

Svetlana Celli: “Ci confronteremo con la Regione Lazio”

Abbiamo ricevuto i rappresentanti degli utenti di queste due tratte ferroviarie che servono aree importanti della nostra città”, ha spiegato la presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli, sottolineando: “Ci è stato fornito un quadro delle difficoltà e dei problemi che quotidianamente vivono tantissimi cittadini. Vogliamo assicurare risposte certe attraverso un dialogo costante con i territori e una proficua sinergia istituzionale con la Regione Lazio, nel rispetto delle diverse competenze”.

Ci attiveremo per avere un confronto costruttivo con l’assessore capitolino Eugenio Patanè e il presidente della Commissione mobilità Giovanni Zannola”, ha aggiunto la Celi concludendo: “L’obiettivo è individuare, insieme, le soluzioni migliori e più efficaci che potranno essere messe in campo dalla nostra amministrazione”.

Giovanni Zannola, però, come hanno lamentato i pendolari, oggi era assente.

Il Comitato pendolari chiede un incontro al Sindaco

Signor Sindaco – scrivono i pendolari in una lettera aperta – ci aspettiamo da lei un gesto di coerenza fra i suoi programmi elettorali e le azioni concrete. La scelta è squisitamente politica, non amministrativa: si tratta di decidere se gli abitanti del quadrante sud ovest di Roma (circa 400.000) possano ricevere un gesto di attenzione dalla nuova amministrazione, che rivendica discontinuità col passato, oppure se si continuerà a ignorare le esigenze basiche dei cittadini, in continuità col passato e in nome non sappiamo bene di che”.

Le chiediamo un incontro, per illustrarle lo stato di cose presenti sulla linea. Ci auguriamo che la sua risposta sia diversa da quella del Presidente Zingaretti, che ci ha sempre ignorato, pur sollecitato più volte, confidando nel fatto che forse Lei ha qualcosa da
dire di interessante sulla questione, che vada oltre un banale: “I treni? Li stanno
costruendo”, conclude il comitato pendolari.

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